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LATINA – 158 anni di carcere, sono quelli che ha chiesto l’accusa per gli esponenti del clan Di Silvio arrestati nell’ambito dell’operazione Scarface a ottobre scorso. Ieri davanti al giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Roma il pubblico ministero della Direzione distrettuale antimafia Luigia Spinelli in cinque ore di requisitoria, ha presentato le richieste per 19 dei 33 imputati che hanno scelto di essere giudicati con il rito abbreviato.

LE RICHIESTE

Il pm ha chiesto 20 anni di carcere per Antonio Di Silvio Patatino, per Ferdinando Di Silvio Prosciutto e per Fabio Di Stefano il Siciliano; 16 anni e 8 mesi per Carmine Di Silvio Porcellino; 12 anni per Costantino Di Silvio Costanzo; 8 anni e otto mesi per Riccardo Mingozzi;  8 anni e quattro mesi per Costantino  Di Silvio Cazzariello  e Daniel Alessandrini; 8 anni per Michele Petillo e Mirko Altobelli; 7 anni e 4 mesi per Marco Ciarelli e Manuel Agresti; 6 anni e otto mesi  per Alessandro Di Stefano; 6 anni per Simone Di Marcantonio; 5 anni per Alessandro Zof; 5 anni per Simone Ortenzi e altrettanti per Anna Gina Di Silvio e 3 anni per Salvatore e Franco Di Stefano. Sarà processato singolarmente Giuseppe Romolo Di Silvio, capo del sodalizio criminale, che ha chiesto anche lui il rito abbreviato.

LE ACCUSE

Contestati a vario titolo i reati di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, estorsione, sequestro di persona, furto, detenzione e porto abusivo di armi, tutti aggravati dal metodo mafioso e da finalità di agevolazione mafiosa. Si torna in aula il 18 ottobre quando parleranno gli avvocati della difesa.

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