Sanità, Giuliano (UGL): “Ecco cosa rimane del SSN: insufficienti personale e strutture per garantire assistenza”.
“Sono impietosi alcuni numeri che il quotidiano L’Indipendente ha reso noti in un articolo. Leggiamo di 111 ospedali pubblici e 113 pronto soccorso che, nel decennio 2010-2020, hanno chiuso per 37.000 posti letto persi.
Nelle strutture c’è carenza di personale e sono stimati in 29.000 i professionisti mancanti di cui oltre 4.300 medici.
A pagarne le spese
oltre ai lavoratori del settore, sono i cittadini costretti in molti casi a rinunciare alle cure o a dover optare per la soluzione privata” dichiara il Segretario Nazionale della UGL Salute Gianluca Giuliano.
È palese
come i tanto attesi investimenti previsti dal Pnrr che l’ormai ex Ministro della Sanità Speranza aveva cavalcato come panacea e risoluzione dei problemi restano uno dei tanti misteri irrisolti proposti da chi è rimasto seduto sulla chiglia di comando.
Diminuzione drastica dei servizi
cronica carenza di personale, strutture e mezzi obsoleti. Questo, come denunciamo da tempo, è quel che resta del catastrofico quadro della sanità italiana che inseguendo il miraggio dell’assistenza territoriale vede assottigliarsi sempre più le fila degli operatori impegnati.
Bisogna intervenire rapidamente
tronare a rendere attrattive con la massima urgenza tutte le professioni sanitarie garantendo contratti al pari con le altre nazioni europee e puntando con forza sulla formazione e l’aggiornamento.
Questo per evitare il collasso definitivo di un sistema ormai allo stremo” conclude il sindacalista.