Continua la battaglia della Federazione MIGEP contro il Super-OSS. Minghetti: “la FNOPI decida se creare l’Assistente Infermieristico o dare spazio a figure ibride come vogliono in Lombardi”.
“La Regione Lombardia non si ferma sul super OSS in data 29 settembre ha convocato in videoconferenza oltre 200 partecipanti tra aziende sanitarie, Rsa, associazioni, enti formativi ed altri sodalizi. Partiranno i primi corsi fad per gli infermieri di 30 ore che dovranno seguire la formazione del super OSS. Una sperimentazione che durerà sei mesi per istituire il super OSS, per poi proporlo a livello nazionale se funziona” – si legge in una nota di Angelo Minghetti, presidente MIGEP.
“Ci pare tutto contradditorio, la Fnopi che proclama l’istituzione di una nuova figura a livello nazionale, che non è il Super OSS; gli Opi della regione Lombardia invece appoggiano questo procedimento della regione. Ci pare che ci sia uno scollamento all’interno del loro ordine. E su questa divergenza politica, che si rileva tra Opi e fnopi, la Regione Lombardia va spedita verso il super OSS” – aggiunge Minghetti.
“La Regione così facendo istituisce in modo forte le esigenze delle strutture private che mirano a dare delle competenze in più all’OSSFC. Ormai la regione è indirizzata su questa linea, le strutture e i gestori andranno a creare nuovi protocolli sulle nuove responsabilità che il super OSS andrà a esercitare. Le strutture in questo modo andranno a potenziare al massimo l’utilizzo del super OSS per ingerirlo di responsabilità; l’obiettivo secondo la regione e mettere in sicurezza l’utente anziano ma anche l’utente disabile” – aggiunge.
Tanti dubbi permangono su questo progetto, spiega MIGEP: “chi mette in sicurezza l’OSSFC? Chi programmerà i corsi fad per gli infermieri? Come saranno retribuiti? Che tipo di contratti saranno siglati? Come sarà giuridicamente inserito l’OSSFC?”.
“Gli enti accreditati e gli enti gestori hanno 20 giorni di tempo per mettere in atto le modalità dei corsi. Molti professionisti OSS che saranno coinvolti non si renderanno conto delle numerose problematiche in cui saranno coinvolti andando a perdere la qualità metodologica, verrà a mancare l’etica, l’integrità, e il valore professionale. Qui non si parla di rilanciare la professione dell’OSS, poiché l’OSS è indebolito da norme e da un sistema ormai obsoleto che neanche durante la pandemia ha trovato soluzioni adeguate, ma solamente di sfruttamento e di manovalanza” – conclude Minghetti.
La Federazione Migep a tal proposito ha annunciato l’avvio della campagna di sensibilizzazione “Salviamo la professione OSS”.