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Terremoto Abruzzo, sentenza choc dei giudici: “Colpa delle vittime”

Ha dell’incredibile l’ultima decisione presa dal Tribunale dell’Aquila sul terremoto Abruzzo. I magistrati nelle scorse ore si sono espressi sul crollo di una palazzina, avvenuto nel centro del capoluogo. E che costituì solo una delle tragiche conseguenze del terribile sisma che il 6 aprile 2009 si abbattè su di esso e sul suo circondario. Ebbene, secondo i giudici, sarebbero state le stesse vittime a provocare la propria morte. Incredibile ma vero. Ma la cosa più sconcertante è che, ad avviso dei decisori, chi ha perso la vita sarebbe colpevole di…non essere uscito di casa.

TERREMOTO ABRUZZO, LE MOTIVAZIONI DELLA SENTENZA

Cosa che, si legge nella sentenza riportata da ‘Il Centro’ e ‘Il Messaggero, avrebbe dovuto invece fare. Lo imponeva la forza delle due scosse parte di uno sciame che andava avanti da mesi. Invece nell’episodio morirono circa 24 delle 309 vittime totali del terremoto. 24 vite spezzate, che purtroppo non riceveranno tutta la giustizia che meritano: il giudice monocratico del Tribunale civile dell’Aquila, Sara Croci, ha infatti definito “fondato il concorso di colpa” dei deceduti, protagonisti di una “condotta incauta“. E ai quali per questo verrà corrisposto il 30% in meno del risarcimento stabilito.

Fabio Villani

Laureato alla Specialistica in Filologia Greca e Latina. Esordisco nel giornalismo durante un tirocinio universitario. Tra le mie passioni, calcio, cinema e musica

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