L’allungamento della vita media nel nostro Paese porta con sé sfide importanti cui è necessario dare risposte concrete. Il progressivo invecchiamento della popolazione ed il conseguente aumento delle patologie croniche, che in Italia interessano ben 24 milioni di persone, rendono fondamentale lavorare sull’adozione di modelli innovativi, sostenibili e condivisi per la gestione di queste cronicità. Sono questi gli obiettivi del PON GOV Cronicità, progetto del ministero della Salute, finanziato con i fondi del programma PON GOV Capacità Istituzionale 2014-2020.
Il progetto, avviato nel 2018, è guidato strategicamente dalla Direzione Generale della Programmazione Sanitaria, in collaborazione con le altre Direzioni competenti per materia, con il coinvolgimento dei principali stakeholder di riferimento e di tutte le Regioni italiane, e con il supporto tecnico-scientifico dell’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (AGENAS).
La cronicità: una sfida crescente
In linea con gli obiettivi di riforma contenuti nella Missione 6 del PNRR, che intendono rafforzare l’assistenza territoriale implementandone le risorse tecnologiche, il PON GOV intende rendere più efficace la presa in carico del paziente cronico anche attraverso l’utilizzo delle risorse ICT (Information and Communication Technologies), individuare nuove pratiche, sia a livello nazionale che regionale, per migliorare l’assistenza al paziente cronico, e infine, attraverso strumenti metodologici innovativi, potenziare gli aspetti della pianificazione e gestione delle risorse nell’ambito delle cronicità.
Gli obiettivi e la governance
Il raggiungimento di questi obiettivi richiede un coinvolgimento “a tutto campo” di tutti i principali attori del sistema sanitario, compreso il cittadino. Ma anche un’articolazione capillare della governance su base nazionale e regionale. Gli organismi fondamentali su cui si baserà l’attuazione del progetto sono i seguenti:
- un Comitato Guida Interdirezionale, composto dalle diverse direzioni generali del ministero, con il compito di definire l’orientamento delle varie attività da svolgere;
- un Advocacy Group, formato dai principali stakeholder di settore, indicati dal Ministero e una Rete dei Referenti regionali per la cronicità e l’ICT – con la partecipazione di tutti i rappresentanti delle Regioni in materia di cronicità e di ICT – che rappresenta il luogo di confronto delle varie operatività per la realizzazione del progetto.
Il ministero della Salute è affiancato da Agenas e da un Nucleo Tecnico Centrale (NTC) con il compito di facilitare le pratiche a livello centrale. Il Nucleo Tecnico Territoriale (NTT), invece, lavora a supporto delle Regioni attraverso i suoi esperti che, in loco, puntano a mettere in campo le attività necessarie alla realizzazione degli interventi e il trasferimento degli strumenti individuati con l’ausilio della rete dei referenti regionali per la cronicità e l’ICT.
Le tre priorità di intervento: telemedicina, assistenza domiciliare integrata, Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali – PDTA
Dal punto di vista metodologico, il progetto è improntato a favorire l’emersione di buone pratiche attraverso:
- l’analisi, il confronto e la valutazione delle esperienze regionali basate sull’ICT già in corso;
- la creazione di modelli standard delle best practice con la definizione dei criteri e condizioni di trasferibilità
- il supporto all’adattamento di pratiche innovative e al change management per rendere efficaci gli investimenti.
L’attività di emersione delle buone pratiche nei diversi sistemi sanitari regionali ha portato all’individuazione di 19 macro-temi trasversali per la pianificazione di processi di riorganizzazione, implementazione e valorizzazione di modelli innovativi per la gestione della cronicità.
Tra queste 19 aree di intervento, le Regioni ne hanno individuate tre a carattere prioritario: la telemedicina, l’assistenza domiciliare integrata (ADI) e la presa in carico del paziente e la costituzione di Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali PDTA sulla cronicità. Su questi ambiti sono stati organizzati tre rispettivi tavoli di lavoro ad hoc, cui hanno partecipato tutte le regioni, ed anche il “Tavolo Zero”, che ha costituito il primo momento di confronto tra il ministero della Salute, il Nucleo Tecnico Centrale, Agenas e tutte le regioni italiane e in cui sono state presentate sei esperienze regionali virtuose.
I primi risultati: Comunità di pratica, Manuale Operativo e Piattaforma delle cronicità
Il progetto ha portato alla realizzazione di una vera e propria Comunità di pratica, costituita da un pool di esperti, professionisti della sanità, e responsabili regionali con all’attivo un bagaglio di conoscenza ed esperienza in materia di malati cronici condivisa e aperta agli operatori e alle Amministrazioni. In aggiunta a questo, è stato prodotto un Manuale Operativo, pubblicato sul sito del progetto che, racchiudendo i modelli innovativi di cura che integrano i sistemi ICT, pone le basi per una corretta pianificazione strategica in materia di gestione della cronicità in linea con gli investimenti del PNRR e rappresenta quindi uno strumento importante per tutte le amministrazioni locali. Infine, da gennaio 2023, sarà operativa la Piattaforma della cronicità, uno strumento di rappresentazione strutturato e organizzato di metodi, tecniche e modelli di sanità digitale di comprovata efficacia applicati alla cronicità.
Per saperne di più e seguire gli aggiornamenti: Osservatorio Cronicità (osservatoriocronicita.it)
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