Secondo i media dissidenti iraniani, la giovane sarebbe stata arrestata dopo le gare di Seul. Ma “l’ambasciata della Repubblica Islamica d’Iran in Corea del Sud smentisce categoricamente tutte le notizie false e la disinformazione riguardo Elnaz Rekabi”
Seul – Sarebbe stata arrestata l’atleta iraniana Elnaz Rekabi che domenica aveva gareggiato senza il velo ai Campionati asiatici di arrampicata in Corea del Sud. Una scelta in segno di solidarietà con le proteste che da un mese vanno avanti in Iran dopo la morte della giovane Mahsa Amini, deceduta dopo essere stata arrestata dalla polizia a Teheran con l’accusa di indossare male il velo.
Dalla sera di domenica si sono persi i contatti con la climber, ha riportato il canale in farsi della Bbc citando una fonte vicina alla Rekabi. Le autorità iraniane le avrebbero sequestrato passaporto e cellulare. Secondo il sito Iran Wire, sarebbe stata portata direttamente all’aeroporto internazionale Khomeini, prima del rientro previsto per mercoledì in Iran, per essere trasferita nella prigione di Evin a Teheran su ordine dell’intelligence dei Guardiani della Rivoluzione. Stando al portale di notizie, l’atleta era entrata nella sede dell’ambasciata iraniana a Seul con la promessa che sarebbe stata riportata in patria senza ‘problemi’. Sarebbe stato fermato, riporta ancora Iran Wire, anche il fratello dell’atleta.
“Elnaz Rekabi è partita da Seoul per l’Iran alle prime ore del 18 ottobre 2022 insieme ad altri componenti della squadra” twitta l’ambasciata iraniana. “L’ambasciata della Repubblica Islamica d’Iran in Corea del Sud smentisce categoricamente tutte le notizie false e la disinformazione riguardo Elnaz Rekabi”. (fonte Adnkronos)