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La Lazio sogna di fare lo sgambetto all’Atalanta di Gasp

ROMA – Incubo Gasp. Proprio dopo aver perso il sonno per l’infortunio di Immobile, anima e riferimento offensivo della Lazio. Si deve battere l’Atalanta e i numeri avversi degli ultimi confronti in campionato: una sola vittoria nelle 10 partite più recenti contro la Dea in Serie A, nel calcolo entrano anche le sfide all’Olimpico, non solo quelle disputate a Bergamo. Servirà uno sforzo doppio, i forfait e la tradizione non giocano di certo a favore dei biancocelesti. I discorsi si sono complicati ancora di più senza Ciro lì davanti. E dire che nel 2016-2017, la prima stagione con Inzaghi e Gasperini in panchina da inizio campionato, erano arrivati 2 successi su 2: 3-4 pirotecnico all’esordio, 2-1 nella gara di ritorno a Roma. Da quel momento è cominciata la striscia con una sola gioia per la Lazio, datata 31 gennaio 2021: 1-3 firmato da Marusic, Correa e Muriqi con in mezzo il tap-in inutile di Pasalic. Per il resto la statistica è amara. Soltanto 5 pareggi e 4 sconfitte tra casa e trasferta contro l’Atalanta. Dalle considerazioni sono esclusi i 2 match di Coppa Italia, in perfetto equilibrio (una vittoria a testa), ma con un trofeo sistemato nella bacheca di Formello grazie alla finalissima del 15 maggio 2019 (2-0, gol di Milinkovic e Correa).

Un guizzo

In Serie A la bilancia pende tutta dalla parte di Gasperini. Tante reti segnate, poche soddisfazioni accumulate dalla Lazio. Nell’ultima annata 2 pareggi con il massimo del rammarico nei 90 minuti al Gewiss Stadium: 2-2 con Zapata e De Roon allo scadere dei due tempi per riprendere per i capelli i timbri di Pedro e Immobile. Poi, trascorso un girone, 0-0 di fonte a un’Atalanta che si era presentata all’Olimpico completamente spuntata. Sarri non aveva trovato il guizzo per mettersi in tasca i 3 punti. Il ko più pesante risale all’annata precedente (2020-2021): 1-4 interno il 30 settembre 2020, giorno del primo turno posticipato e piazzato di mercoledì dopo l’esordio a Cagliari. Gosens, Hateboer e doppietta del Papu Gomez, tutto in discesa già in 41 minuti. Caicedo nella ripresa aveva riacceso le speranze, per modo di dire.

Precedenti

Non era andata troppo meglio nel campionato 2019-2020, interrotto a marzo a causa della pandemia. Due partite simboliche: il 3-3 a Roma centrato in rimonta aveva fatto sbocciare la Lazio, che riuscì a conquistare 16 vittorie e 2 pareggi nelle successive 18 gare. Un passo da scudetto. La brusca frenata ci fu subito alla ripartenza dalla lunga sosta per il Covid: 3-2 a Bergamo con Palomino ad accartocciare i sogni tricolore. Continuando a ritroso: 2 sconfitte nel 2018-2019 (1-0 e 1-3), poi 2 pareggi nel 2017-2018 (3-3 e 1-1). Conti alla mano 1 successo negli ultimi 10 scontri di campionato. Domani, senza Immobile, servirà quasi un’impresa. Meglio non guardare assenze, classifica dell’Atalanta e precedenti.  

Lazio, per Sarri prime prove di tridente senza Immobile

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