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Viterbo, promotore finanziario assolto chiede risarcimento di 11 milioni

Il promotore finanziario viterbese Franco Maria Mattioli chiede un risarcimento danni per 11,4 milioni a una banca svizzera, dopo la conclusione – con la sua assoluzione – di un iter processuale durato dodici anni nel Canton Ticino. Il processo interessò l’allora Banca di credito cooperativo di Capranica e Bassano Romano, successivamente ceduta ad un altro gruppo, che impegnò in un istituto di credito elvetico una somma di 40 milioni.

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L’istanza di conciliazione davanti alla pretura di Lugano, atto sostanziale per l’apertura del contenzioso civile tra banca e promoter, è stata presentata dal legale di Mattioli e sarà esaminata a fine novembre. Se non avrà esito positivo si andrà in tribunale.

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“Il mio avvocato è fiducioso – commenta Mattioli – ma sui tempi non azzardo ipotesi. Quello che conta è che c’è una sentenza definitiva di assoluzione del tribunale federale di Losanna, la nostra Cassazione, nei miei confronti e un contestuale risarcimento per ingiusto processo. Tutto per un’accusa ingiusta mossa da quella banca”. Mattioli, nel 2005, finì al centro di una complessa inchiesta a Lugano, che indagò su circa 15 anni di attività precedenti da lui realizzate. Il viterbese, forte della sentenza decretata dal tribunale nel 2017 per truffa, riciclaggio e appropriazione indebita – 12 anni dopo l’avvio – ha chiesto alla Bank Cic Ag un risarcimento di 11,4 milioni di euro. Cifra determinata dai mancati guadagni del promoter per il periodo di inattività, dal 2002 quando tutto è iniziato. 

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