Seconda aggressione per il titolare del bar Antico Caffè al Laurentino 38 di Roma, che questa mattina all’alba è stato pestato da un branco di persone. Un agguato a pieno titolo, considerato come gli aggressori, non nuovi a violenze verso la vittima, lo hanno atteso questa mattina presto, mentre l’uomo era pronto a sollevare le saracinesche della propria attività di ristorazione. La vittima, nonostante le ferite, è riuscito a denunciare tutto alla Polizia sulle proprie gambe.
L’agguato al titolare del bar di Roma
Per il titolare del bar Antico Caffè al Laurentino 38, non è il primo agguato che subisce nella vita. Il tentativo di contrastare la piazza di spaccio sul quartiere, con segnalazioni e denunce, già da tempo non gli aveva fatto incassare la simpatia dei gruppi criminali del quartiere, in particolare poi gli spacciatori presenti nella zona. Da questo motivo sarebbe nata la seconda aggressione di stamattina all’alba, quando alle ore 4.50 un gruppo di uomini lo ha aggredito mentre apriva la propria attività.
Gli aggressori sapevano tutto di lui, addirittura la palazzina dove viveva. Infatti, come sceso dall’ascensore della sua dimora, gli aggressori gli sono piombati addosso con calci e pugni. Una situazione che si è ripetuta a distanza di pochi mesi, considerato come l’8 febbraio il titolare del locale era stato bersaglio di un’azione punitiva a colpi di spranghe. Nonostante le ferite e la testa insanguinata, l’uomo è riuscito ugualmente a denunciare l’accaduto, presentandosi questa mattina all’alba al Commissariato Esposizione e raccontando l’aggressione.
Sulla questione, stanno indagando gli agenti della Polizia di Stato, mentre la vittima è stata portata in ospedale e medicata. L’aggressione al titolare del bar Antico Caffè, dopo la prima aggressione incassò la solidarietà dell’ex sindaca Virginia Raggi, che commentò il grave episodio: “Dobbiamo tenere i riflettori sempre accesi sulla storia del proprietario di un bar al Laurentino 38, nella periferia di Roma, che fu picchiato e minacciato perché si rifiutò di ‘ospitare’ una piazza di spaccio di droga nei pressi del suo locale”.