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Viterbo, cachi e dolci. La ricetta di Vittoria Tassoni

La pianta dei cachi, nome scientifico Diospyros kaki…“pane degli déi“…appartiene al genere delle Ebenacee ed è originaria dell’Asia orientale:  la sua coltivazione è una delle più antiche e risale a circa 2.000 anni fa grazie all’interesse di alcuni contadini cinesi. Le prime coltivazioni di cachi in Italia risalgono invece ai primi anni del ‘900 e riguardano la parte meridionale della penisola da dove poi si diffusero nelle altre regioni: tra i più pregiati  quelli siciliani e il “Loto di Romagna“. Il caco è definito anche Loto del Giappone, Mela d’Oriente e Albero delle sette virtù. I cachi sono reperibili con facilità da fine settembre a tutto novembre.

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Varietà 

La distinzione principale è tra il caco comune dalla polpa morbidissima e il caco vaniglia detto anche caco mela ( che non è un incrocio con la mela) dalla polpa soda e compatta che si può mangiare appena raccolto. Varietà tra le più conosciute: il Loto di Romagna, il Vaniglia della Campania, il Fuyu il Kawabata, il Suruga dalla tipica polpa dura e il Misilmeri esportato dalla Sicilia. I cachi contengono: l’80% d’ acqua, il 12% di zuccheri e ricchi di betacarotene. Inoltre contengono minerali come: calcio, fosforo, sodio, magnesio, ferro, zinco, selenio, rame e manganese e  potassio in grandi quantità. Tantissimi aminoacidi: acido aspartico l’acido glutammico, arginina, alanina, cistina, glicina, fenilalanina, leucina, isoleucina, lisina, metionina, prolina, serina, tirosina, treonina, valina e vitamine: vitamina A, tracce di alcune vitamine del gruppo B, la vitamina C e la E. Le calorie: 100 gr di caco apportano circa 70 Kcal. I cachi anche se ottimi per l’alto contenuto di acqua, se consumati in quantità moderate non presentano particolari controindicazioni, ma se assunti invece in dosi eccessive possono portare a diarrea per via dell’alto contenuto di fibre. Chi soffre di diabete, obesità e insulino resistenza non dovrebbe consumarli a causa dell’elevata quantità di zuccheri.

Ma come possiamo utilizzarli oltre a mangiarli crudi? I cachi possono essere utilizzati sia per preparare dolci, sia per il salato dipende dalla varietà: la varietà morbida si può mangiare semplicemente togliendo il picciole e scavare la polpa con un cucchiaino, oppure una confettura o dei dolci al cucchiaio, ecc. La versione alla vaniglia (caco mela), in insalata, nel risotto, degli spiedini con formaggio o ricotta, oppure si possono essiccare e poi passarli nel cioccolato fondente.

Una confettura che stupirà dalla bontà, adatta per le crostate che per biscotti.

1 kg di polpa di cachi morbidi

300 g di zucchero

1 limone (il succo)

1 mela a cubetti oppure pectina naturale( da mela cotogna)


Metti la polpa in una pentola insieme alla mela tagliata finemente o grattugiata, aggiungi lo zucchero e il limone e cuocere a fiamma bassissima, controlla dopo circa 1 ora che bolle se è pronta facendo la prova sul piattino. Se è pronta spegni ed invasa.

PS di solito preferisco cuocere le confetture in forno per non dover stare sempre a girare con paura che si attaccano al fondo.

Semifreddo di cachi

Un dolce che sicuramente vi farà fare bella figura e sarà gradito dai vostri ospiti e da preparare in anticipo.

4 cachi maturi 

80 g di zucchero

150 g di panna


Prendi 3 cachi, e versa la polpa senza la pelle all’interno del boccale del frullatore. Aggiungi lo zucchero poi frulla con un mixer  o un altro robot, fino ad ottenere una purea omogenea e versala in una ciotola: Monta la panna a neve ben ferma, unisci la panna montata alla purea di cachi e zucchero, mescola con cura dal basso verso l’alto per non smontare la panna:

Versa il composto così ottenuto all’interno di coppette monoporzione monouso oppure rivesti gli stampini con pellicola:

Livella bene poi metti in congelatore a riposare almeno per 5/6 ore:

Togli le coppette dal freezer almeno 20 minuti prima:

Prendi il caco che si è lasciato da parte, sbuccialo e frulla la polpa:

Capovolgi i dolci su piattini da portata e completa con un cucchiaio di purea sulla superficie:

Nella mia preparazione ho voluto mettere all’interno e come decorazione alcuni marrons glacé.

PS si possono preparare in anticipo e tenerli in congelatore.

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