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Viterbo, Natale. I viterbesi spendono meno per i regali

Sulle tavole di Viterbo e dintorni per Natale ci sarà pasta alle noci, cannelloni, pasta al forno, lasagne, tortelli, agnello, coniglio, pollame, carne bovina e suina, baccalà, crostacei e mitili, anguilla, frittura mista, legumi e dolci tradizionali. La Confesercenti provinciale ha indagato sui gusti della fauna della Tuscia e ha presentato i risultati della ricerca ieri in una conferenza stampa nella sede dell’associazione. La maggior parte delle persone preparerà un piatto tradizionale. Saranno in pochi a sottrarsi alle usanze del periodo, solo il 16%, e per alcuni di loro vale la spiegazione che si tratta di residenti in Italia ma provenienti da altri Paesi, che hanno cultura e religione diversa.

A Viterbo pranzi e cenoni di Natale rincarati del 16%

A Viterbo pranzi e cenoni di Natale rincarati del 16%

E quali regali si troveranno sotto l’albero? A fare la parte del leone saranno abbigliamento e libri (rispettivamente 44 e 40%), seguiti dai giocattoli (38%), dalla gastronomia (31%), tecnologia (25%), elettrodomestici e/o mobili (21%), viaggi (7%), gioielleria (5%), mentre auto, moto e scooter rappresenteranno appena il 3% degli acquisti.

Natale a tavola, le ricette di Vittoria Tassoni

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Ma a chi si rivolgono gli acquirenti per i loro doni? C’è una stragrande maggioranza di persone che privilegia l’e-commerce e, in parte rilevante, le grandi strutture. I negozi di vicinato sono al terzo posto, seguiti dai mercatini. A Viterbo si sentirà la mancanza, quest’anno, di quello natalizio. 

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