In merito all’articolo relativo alla automedica attualmente in postazione a Meldola, a seguito della grave carenza di medici del settore dell’emergenza, vi è la necessità di sospendere l’attività della stessa a partire dal 1° gennaio 2023. Lo comunica il Dr. Maurizio Menarini, Direttore U.O. centrale operativa 118 ed emergenza territoriale Romagna.
Si tratta di una decisione che è stata presentata alla conferenza socio-sanitaria territoriale all’interno di un più ampio progetto di sviluppo del sistema di soccorso preospedaliero Romagna, il quale comprende omogeneità di procedure infermieristiche, un medico in centrale operativa, un programma di formazione per i professionisti sanitari, infermieri e medici. Un sistema nel quale ognuno dei professionisti opera all’interno del proprio profilo professionale.
I medici che operano in pronto soccorso a Forlì trattano almeno 25 pazienti in un turno di 12 ore mentre il medico dell’automedica con postazione di partenza Meldola interviene in media 1,5 volte in 12 ore. E’ un dato importante a sostegno della decisione presa, a cui si aggiunge la presenza su tutte le ambulanze di infermieri (mezzi di soccorso avanzato a leadership infermieristica) che assicurano un trattamento sanitario fin dal primo intervento. Si sottolinea che il trattamento dei pazienti critici si attesta attorno solo al 2 – 3% del totale degli interventi. L’elisoccorso consente di intervenire anche in zone distanti con riduzione dei tempi per il trattamento medico e per la centralizzazione negli ospedali idonei per patologia.
E’ prevista una modifica in senso ”dinamico” del sistema di soccorso preospedaliero che consente di utilizzare in modo più efficiente i mezzi di soccorso senza legarli in modo rigido alla postazione di partenza, ma alle esigenze operative determinate dalle richieste pervenute e dalla dislocazione istante per istante dei mezzi di soccorso presenti.
Una analisi puntuale ed approfondita dei dati di attività è la base per poter successivamente valutare ulteriori implementazioni nel sistema dell’emergenza territoriale.