Nel derby tra Gaeta e Insieme Formia, lo sport ha lasciato il posto all’eccessivo agonismo. Così, Matteo Zonfrilli ha dovuto lasciare il campo a causa di un colpo subito alla testa, venendo trasferito in ospedale in ambulanza. A fare chiarezza, e a chiedere scusa per quanto accaduto, proprio il club di Formia, con un comunicato:
“Ci siamo presi del tempo per pensare, sicuramente non per trovare una risposta a quanto accaduto ieri, impossibile.
Mai ci era capitato di dover affrontare un simile evento: durante il derby abbiamo assistito a cinque minuti di totale follia, che nulla hanno a che fare con lo sport. Il volto di Matteo Zonfrilli, la sua maschera di sangue è, e resterà, una scena difficilmente dimenticabile.
Da parte della società una sola parola può riassumere quanto successo: scusa.
Prima di tutto lo dobbiamo a Matteo e ai suoi familiari, con la speranza che si ristabilisca al più presto; subito dopo alla ASD Gaeta e a tutti i presenti allo stadio.
L’Insieme Formia condanna fermamente ogni condotta violenta, la nostra società è da sempre impegnata nel sociale e il progetto ha come obiettivo cardine la promozione dei valori dello sport. In virtù di questo assumeremo i necessari provvedimenti nei confronti del nostro tesserato, resosi protagonista di un gesto che non ci appartiene”.
Non si è fatta attendere la risposta del Gaeta: “La società Asd Gaeta esprime il proprio apprezzamento per le parole scritte e i concetti espressi. Grazie perché non è da tutti. Le rivalità esistono e restano, anche accese. I tifosi e i loro sfottò sono ben accetti perchè senza di loro nulla esisterebbe. Il rispetto, però, viene prima di tutto, sempre”.