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Thomas Bricca, si stringe sempre più il cerchio attorno all’assassino. La Procura di Frosinone avrebbe infatti inserito nel registro un nuovo nome, il secondo dall’inizio delle indagini. Si tratterebbe del nonno del giovane che finora era l’unico indagato per l’assassinio avvenuto lo scorso 30 gennaio. La notizia, diffusa da Il Messaggero, è stata confermata da Angelo Testa, legale della famiglia del 19enne ucciso a colpi di pistola. L’uomo sarebbe accusato di aver violato la legge sulle armi: in suo possesso sarebbe infatti stata rinvenuta una pistola scacciacani priva del tappo rosso. I Carabinieri l’avrebbero scoperta durante una perquisizione effettuata nelle scorse settimane. Un’operazione che i militari hanno svolto nell’ambito della ricerca dell’arma del delitto e dello scooter utilizzato nell’agguato.
Intanto, è previsto per domani a Frosinone l’incontro tra i genitori di Thomas e il procuratore capo del capoluogo ciociaro, Antonio Guerriero. Proprio quest’ultimo aggiornerà la coppia sugli sviluppi delle indagini. Ad oltre un mese dall’accadimento, il tragico episodio è ancora senza un colpevole. Le numerose testimonianze fornite dagli amici di Thomas anche nei giorni seguenti l’omicidio non sono bastate infatti agli inquirenti per trovare il killer. Nei giorni scorsi l’unico indagato è stato nuovamente ascoltato dai magistrati, a cui in precedenza aveva reso dichiarazioni spontanee. Il giovane ha ribadito la sua estraneità, confermando un alibi che per ora non è stato smentito.