ROMA – Deciso, imperturbabile, sicuro di vincere. Così Paulo Roberto Falcao si presenta davanti alle telecamere della Rai, 40 anni fa esatti, mercoledì 9 marzo 1983, per rivendicare il fatto che la Roma non ha paura di nessuno, neanche della Juventus di Agnelli. A Trigoria serve una scossa, perché si stanno vivendo giorni difficili e nervosi. La squadra giallorossa allenata da Liedholm è prima in campionato, lanciata verso il secondo scudetto della sua storia, ma tre giorni prima (il 6 marzo) ha perso 2-1 in maniera bruciante in casa contro la Juve seconda in classifica: in vantaggio fino a 8 minuti dalla fine proprio grazie a un guizzo di Falcao, la Roma si era poi vista rimontare dai bianconeri nel finale, con i gol di Platini all’83’ e Brio all’86’, non senza polemiche per la seconda rete, forse viziata da un fuorigioco. Così, in una manciata di minuti, la formazione giallorossa si era ritrovata dal possibile +7 a soli 3 punti di vantaggio sui rivali, con 8 giornate ancora da giocare.
La Roma non conosce la paura
Falcao, da leader consolidato di quella Roma di quarant’anni fa, capisce che è necessario scuotere l’ambiente giallorosso e così, tramite Pato Moure, fraterno amico giornalista, ottiene un invito a Mixer, programma di punta della Rai condotto da Giovanni Minoli. Senza esitazione alcuna, l’asso brasiliano della Roma risponde all’intervistatore, che gli ricorda come Giampiero Boniperti, presidente della Juve, abbia parlato di una squadra giallorossa ormai impaurita: “La Roma non conosce la paura – le parole di Falcao a Mixer – perché siamo in una posizione di classifica in cui non si può avere paura, siamo davanti a tutti. La Roma è cotta? Speriamo a maggio, quando sarà finito il campionato. Nessuno di noi si tira indietro”.
Il precedente del gol di Turone
Poi, tornando al gol decisivo di Brio di tre giorni prima, il Divino sottolinea la posizione irregolare di Platini, autore dell’assist: “E’ in fuorigioco, sono sicurissimo, al cento per cento. Il guardalinee si è sbagliato”. Incalzato su una frase del presidente romanista Dino Viola, che aveva detto che per la Juventus c’è sempre qualche centimetro in più, Falcao annuisce: “Sono d’accordo. In tre anni che sono qui è già successo una volta a Torino, quando la Roma poteva vincere lo scudetto con il gol di Turone. La Juve è favorita dagli arbitri? Non credo, ma in tre anni in Italia ho visto due sbagli, il gol annullato a Turone e questo gol di Brio. Due sbagli che potevano decidere il campionato”. Il campione giallorosso, con sguardo fiero e sicuro, indica la strada: “Noi della Roma vogliamo lo scudetto e speriamo di farcela. Conosco i ragazzi della Roma e so la voglia che hanno principalmente dopo questa partita con la Juventus. I bianconeri credono nello scudetto? Noi ci crediamo ancora di più, siamo 3 punti avanti e sono abbastanza per vincere”.
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