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LATINA – Verrà presentato domenica pomeriggio, al Geena di via Custoza a Latina, “A tu per tu” il disco omaggio al grande jazz italiano con composizioni di alcuni giganti del genere come Franco D’Andrea, Enrico Rava, Roberto Gatto, Daniele Tittarelli, Enrico Pierannunzi, Enrico Bracco e Max Ionata.

Sul palco Luca Mannutza al pianoforte e Filippo Bianchini al sax, ospiti della stagione invernale organizzata dalla 52nd Jazz di Erasmo Bencivenga, Nicola Borelli e Giorgio Raponi.

“A tu per tu” è l’incontro tra uno dei migliori pianisti della scena jazz europea e uno dei più interessanti giovani sassofonisti, con un repertorio che spazierà attraverso brani differenti tra loro, per natura e carattere, suonati con arrangiamenti adattati per rendere perfetto il connubio di questo interessantissimo duo.

Luca Mannutza, nato a Cagliari nel ‘68, inizia a suonare a 4 anni; a 6 è già iscritto al Conservatorio di Cagliari dove, a 18 anni, si diploma con ottimi voti. Ma è negli ani ’90 che si avvicina al jazz assecondando così la sua naturale predisposizione all’improvvisazione e alla creatività. Inizia a suonare con il famoso sassofonista argentino Hector Costita e poi incontra il grande trombettista di New York, Andy Gravish, con il quale tuttora collabora. Si esibisce al fianco dei migliori jazzisti italiani tra cui Paolo Fresu, Emanuele Cisi, Maurizio Giammarco e Bebo Ferra. Ottiene importanti riconoscimenti in numerosi concorsi jazz tra cui il primo premio nell’International Massimo Urbani Award (2002) e il Premio del Pubblico nel Concorso Internazionale Tramplin Jazz di Avignone, in Francia. Collabora stabilmente con Fabrizio Bosso e fa parte degli High Five il gruppo più rappresentativo del successo del jazz italiano nel mondo, campione di vendite con l’album Five for Fun (Blue Note/EMI Italia 2007) e Handful of Soul (Schema 2006) insieme a Mario Biondi. Luca Mannutza affianca la sua intensa attività live con quella di arrangiatore per vari artisti e progetti discografici; ha suonato nei più importanti jazz club italiani e nel mondo e ha partecipato a numerose manifestazioni e festival.

Filippo Bianchini nasce ad Orvieto, ma vive a Roma fino agli 8 anni. Inizia a studiare musica a 7, a 10 comincia a suonare il sassofono tenore. Poco dopo inizia le prime lezioni di musica con il sassofonista romano, Mauro Verrone, che lo introduce ai grandi della musica afroamericana. Studia jazz e nel 2007 si trasferisce in Olanda dove ha l’opportunità di studiare con uno dei più grandi musicisti europei: il sassofonista e clarinettista americano, John Ruocco. Nel 2013 completa gli studi al conservatorio olandese dove ottiene un Master in Jazz Saxophone. Si trasferisce a Bruxelles dove collabora con diverse formazioni sia da leader che come side-man. Vince numerosi premi tra cui il Jimmy Woode European Award 2012-Tuscia in Jazz Fest-come miglior sassofonista e miglior gruppo. Arriva in finale al Vittoria Rotary Jazz Award 2012 e al Fara Sabina Jazz Competition 2009-2011. Suona in importanti festival e rassegne e ha al suo attivo numerose collaborazioni con i più grandi nomi del panorama jazzistico internazionale.

Non solo musica. Anche per il mese di marzo, infatti, continua la collaborazione tra la 52nd Jazz e MAD, Museo d’Arte Diffusa di Fabio D’Achille. Al Geena, in mostra, i cartoons dell’artista di Latina, Fabrizio Gargano.

Ricordiamo che per prenotare, o per tutte le info sui concerti, si può scrivere su WhatsApp al numero 350 1843609 oppure si può visitare il sito www.52jazz.com o le pagine social della 52nd Jazz.

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