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Un anno di Commissariato: “Così rendiamo Ladispoli e Cerveteri sicure”

A un anno dall’apertura, colloquio col Dirigente del Commissariato che a ilfaroonline.it traccia un bilancio: “Il lavoro svolto fin qui è stato estremamente positivo. Vogliamo rappresentare un punto di riferimento per il territorio”

Ladispoli – “Il nostro obiettivo non è punire il cittadino, ma sensibilizzarlo: vogliamo diventare un punto di riferimento per tutto il territorio“.  Così il vice Questore aggiunto e Dirigente del Commissariato distaccato di Polizia di Stato di Ladispoli, Federico Zaccaria, intervistato da ilfaroonline.it.

A poco più di un anno dall’apertura del nuovo Commissariato, il Dirigente ci ha accolto nel suo ufficio grande e spazioso, che è stata solo l’ultima tappa della visita. Tra coloro in procinto di uscire in pattuglia e coloro al lavoro sulle questioni amministrative, uomini e donne in divisa non si sono fermati un attimo. “Il lavoro c’è e non manca mai” ha dichiarato a proposito un sorridente Zaccaria prima dell’inizio dell’intervista.

Il vice Questore fa un bilancio di quanto avvenuto in poco più di un anno, ricordando che il Commissariato ha giurisdizione su Ladispoli, Cerveteri, Bracciano e Manziana: “Il bilancio è estremamente positivo. Il territorio è molto vasto e con un’alta densità abitativa, senza dimenticare le caratteristiche geografiche. Alla luce di tutto ciò la valutazione non può che essere positiva. Noi vogliamo rappresentare un punto di riferimento per tutta la cittadinanza: da chi ha bisogno di un passaporto ad un consiglio, fino ad arrivare ad un intervento immediato per chi si trova in situazioni difficili”.

Un Commissariato non è formato solo dal suo Dirigente, ma anche dagli agenti che tutti i giorni escono in strada o sono pronti a rispondere alle chiamate dei cittadini. Il vice Questore ha speso parole al miele per loro: “Lo dico con un pizzico di orgoglio: l’operato dei miei 50 agenti è eccezionale. La fortuna di questo territorio è che tutti gli operatori provengono da una pregressa esperienza, svolta nei Commissariati di Roma. Noi abbiamo quindi potuto sfruttare la loro esperienza, preparazione e competenza professionale di agenti che hanno raggiunto un’importante maturazione”. Zaccaria si è soffermato in particolare sulla volante, giudicata “di fondamentale importanza. Rappresenta il primo, ed il più visibile e d’impatto, presidio che certifica la presenza dello Stato sul territorio”.

Il vice Questore non si tira indietro neanche alla domanda se i cittadini che subiscono torti, o si sentono comunque in situazioni di pericolo, lascino scorrere il tutto oppure si rivolgano alle forze dell’ordine: “Con il passare dei mesi la cittadinanza, in particolare di Cerveteri e di Ladispoli, abbia saputo cogliere l’importanza del Commissariato, che viene sempre più visto come punto di riferimento e a cui poter segnalare delle problematiche: che sia un tentato furto o una siuazione di degrado” assicura il Dirigente, che poco dopo ha chiosato sull’argomento in modo perentorio: “C’è stato un tempo in cui i cittadini non segnalavano, ma oggi questo fenomeno è molto più ridotto”.

Il Dirigente ha poi spiegato il modus operandi dei suoi agenti: “La nostra pattuglia deve essere tanto visibile quanto discreto: non deve interferire con lo svolgimento delle attività che caratterizzano il territorio. Il cittadino deve sapere che la Polizia non è li per punirti, ma per progetterti ovunque tu abbia bisogno. Ed è così che noi agiamo”.

La stazione di Ladispoli è uno degli obiettivi sensibili del territorio, in quanto ogni giorno centinaia di persone prendono il treno. O per andare a lavoro, o per andare a scuola o in Università, o anche per andare da qualche parte a farsi un giro. Zaccaria, a proposito, ha messo l’accento sulla differenza tra sicurezza reale e percepita: “La stazione non è teatro di vicende delittuosi, non lo è stato da quando questo Commissariato ha iniziato a svolgere il proprio operato. Credo dunque – ha sottolineato – che si tratti di sicurezza percepita, ed è qui che dobbiamo lavorare. Dobbiamo far capire che c’è un presidio visibile, ma anche quello meno visibile, ovvero il personale in borghese. Quest’ultimo è pronto ad intervenire in ogni situazione”.

Il vice Questore prende come riferimento un episodio delle scorse ore, in cui un uomo si è finto un poliziotto penitenziario scatenando caos e panico fuori la scuola (leggi qui). “Nell’ambito di quel servizio, volto a contrastare il fenomeno dei furti nelle macchine parcheggiate di fronte alle scuole, il personale in borghese del Commissariato è prontamente intervenuto”.

Manca sempre meno al ritorno dell’estate e, inevitabilmente, torna in auge il problema della malavida sul lungomare, a causa dell’alto utilizzo di alcol soprattutto di giovani e giovanissimi. Lo scorso anno è stata necessaria anche un’ordinanza del Sindaco, ma Zaccaria ha assicurato di avere già un piano: “Faremo ciò che abbiamo fatto lo scorso anno, a partire già da prima dell’inizio dell’estate. Prenderemo contatto con le associazioni di categoria per la creazione di un circolo virtuoso. E’ fondamentale’imprenditore capisca l’importanza che l’attività si svolga senza problemi, in modo che non sia necessario il nostro intervento. Questo non è solo nel nostro interesse, ma soprattutto in quello dell’imprenditore – specifica – che si troverebbe in una situazione di disagio. Questo in quanto la Polizia dovrebbe fare un controllo a tutto tondo. Tuttavia – ha proseguito – gli imprenditori hanno capito che è nel loro interesse tutto questo: a nessuno conviene che ci siano risse o schiamazzi nelle vicinanze”.

Il Dirigente ha poi voluto lanciare un appello alla cittadinanza, con tono di voce chiaro e preciso: “Chiamateci. Fatelo immediatamente appena vedete comportamenti scorretti, come lo spaccio di droga o l’abuso di alcol. Queste situazioni non debbono essere minimamente tollerate e segnalate all’organo di Polizia, in modo da poter intervenire subito. Se non segnalato in tempo, il locale potrebbe diventare un teatro di spaccio o rissa”.

“Somministrazione di alcol ai minori? E’ la cosa a cui teniamo di più. Gli imprenditori hanno capito che uno degli errori più gravi e grossolani è quello di non rispettare la legge, la quale afferma che non si può vendere alcol ai minorenni”. Così ha risposto, sempre in riferimento all’avvicinarsi dell’estate, un argomento a cui Zaccaria  tiene molto. “Oltre a tutto ciò che ho detto, ci saranno ovviamente controlli da parte nostra. Noi non vogliamo punire il cittadino, ma sensibilizzarlo, anche quando facciamo una sanzione. Questa porta il titolare dell’attività ad una riflessione del tipo: ‘Non mi conviene che la prossima volta la Polizia di Stato ritorni e mi faccia un’altra sanzione’. Insomma, è nel suo più totale interesse. Bisogna rispettare le regole del gioco” ha dichiarato perentoriamente.

Il vice Questore ha poi tagliato netto sulla domanda se siano arrivate segnalazioni in merito alla presenza di persone moleste nel centro di Ladispoli: “No, anche qui si torna al tema della sicurezza percepita. C’è il timore che una certa persona possa compiere azioni che poi non compie. Lo dimostrano i numeri molto bassi, a partire dalla presenza dei clochard nel centro di Ladispoli”.

Sicurezza reale e percepita è stata al centro dell’intervista, e così è stato anche per quel che riguarda la questione Cerenova. Nonostante stia a due passi da Campo di Mare, una delle zone più belle ed accogliente di Marina di Cerveteri, alcuni cittadini ci segnalano di sentirsi poco al sicuro. Il vice Questore, a questo, ha risposto: “Non c’è una situazione difficile a Cerenova, come dimostrano i dati sulla delittuosità. Non ci sono dati che dimostrino che accadano cose diverse rispetto ad altri posti. Anzi, non parlerei neanche di problemi particolari: Cerenova non è abbandonata perché ci siamo noi. Spesso e volentieri inoltre il nostro Commissariato organizza attività d’”impatto” con altre forze, in modo da poter concretizzare il motto che l’unione fa la forza”.

Il vice Questore invece ha preferito concentrarsi sui tentati furti negli appartamenti Il fenomeno è diffuso in particolare a Valcanneto. “E’ più facile che avvengano lì, dato che siamo in campagna e ci sono tante vie di fuga. Su questo stiamo certamente lavorando. Fortunatamente non abbiamo registrato rapine, fino a questo momento” ha rassicurato.

L’intervista si è conclusa con il fenomeno, da Zaccaria definito “odioso ed a volte difficilmente poco contrastabile nell’immediato”, delle truffe agli anziani. “La strada più efficace è quella di sensibilizzare gli anziani ed i loro parenti sulle persone con cui si interfacciano”. Zaccaria ha poi fatto un’identikit del classico truffatore: “Hanno una bella parlantina, vestono bene, hanno informazioni particolari per cui è facile cadere in trappola. Quando al telefono il truffatore dice: ‘Tuo nipote è in difficoltà, ha bisogno che tu paghi una cauzione’, l’anziano deve sapere che la cauzione in Italia non esiste. In questo caso, bisogna immediatamente chiamare il 112” ha concluso, prima di dare indicazioni a due agenti in procinto di uscire per un pattugliamento.

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