Le autorità sanitarie britanniche hanno rilevato per la prima volta la diffusione di un virus mortale trasmesso dalle punture di zecca in varie parti del Regno Unito. Al momento la UK Health Security Agency (UKHSA) ha accertato tre casi di encefalite trasmessa da zecche (TBEV) in pazienti residenti nello Yorkshire, a Norfolk e al confine tra Hampshire e Dorset. Ulteriori test sulle zecche condotti in tutto il Regno Unito hanno rivelato che la malattia, che fino ad ora è stata riscontrata comunemente in alcune parti dell’Europa e dell’Asia, è ora diffusa nel Regno Unito. Gli esperti avvertono che è «improbabile che TBEV scompaia».
Rischio basso, ma necessarie precauzioni per proteggersi
Il servizio sanitario britannico ha quindi istituito un programma di sorveglianza, chiedendo di inviare i campioni di casi sospetti all’UKHSA. Le autorità sanitarie affermano che il rischio è basso, ma esortano a prendere precauzioni e a cercare assistenza medica nel caso in cui ci si ammali dopo la puntura di una zecca. «Sebbene il rischio per la popolazione in generale sia molto basso – sottolinea Helen Callaby dell’UKSA – è importante che le persone prendano precauzioni per proteggersi dalle punture di zecca, come coprirsi le caviglie e le gambe, applicare repellenti per insetti e controllare vestiti e il corpo per verificare la presenza di zecche, in particolare quando si visitano aree con erba alta come boschi, brughiere e parchi».
Il virus delle zecche può causare meningite o encefalite
Il virus in genere provoca lievi sintomi simil-influenzali, ma può portare a gravi infezioni nel sistema nervoso centrale come la meningite o l’encefalite. I casi più gravi possono includere febbre alta con mal di testa, rigidità del collo, confusione o coscienza ridotta. Le zecche stanno diventando più comuni in alcune parti del Regno Unito, principalmente a causa dell’aumento del numero di cervi. Vivono nel sottobosco e si attaccano agli umani quando camminano nell’erba alta. Si pensa che le zecche infette possano essere arrivate nel Regno Unito tramite uccelli migratori. Gli scienziati sospettano che il virus sia arrivato nel Regno Unito nel 2019, a seguito di un paio di casi che non sono stati però accertati. Ora il primo caso confermato di TBEV acquisito a livello nazionale è stato identificato in un uomo che è stato punto da zecche nello Yorkshire. Un altro probabile caso umano è stato rilevato nella zona di Loch Earn in Scozia, secondo una ricerca presentata al Congresso europeo di microbiologia clinica e malattie infettive (ECCMID) a Copenaghen, in Danimarca.
Vaccino indicato solo per le persone che vivono in aree a rischio
I vaccini possono fornire protezione, ma solo per un tempo limitato e non esiste una cura. «Il virus dell’encefalite trasmessa dalle zecche (TBEV) – spiega Ian Jones, professore di virologia presso l’Università di Reading – è stato segnalato nelle zecche nella foresta di Thetford nel 2019 e l’aggiornamento di oggi suggerirebbe che si è ormai stabilito in altri siti e ha causato malattie sporadiche». Continua: «Il virus si trova naturalmente in alcune zecche e viene trasferito a una persona se viene morsa (solo se la zecca è infetta), di solito su braccia e gambe nude mentre si cammina nel sottobosco. Indossare un abbigliamento adeguato essenzialmente elimina il rischio. Un vaccino viene utilizzato in aree ad alta incidenza in Europa e potrebbe essere preso in considerazione qui per le persone che lavorano all’aperto nelle aree in cui si trova il virus. Per il grande pubblico, invece, il rischio è minimo».
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