In riferimento all’articolo “GUIDONIA - Tmb, sit-in ambientalista contro l’impianto rifiuti”, dal Comitato per il Risanamento Ambientale riceviamo e pubblichiamo:
Anche una passeggiata nel Parco dell’Inviolata può dare fastidio!
“Alcune decine di cittadini, provenienti da vari territori della provincia romana, hanno partecipato alla “Passeggiata nel Parco” organizzata dal CRA col doppio obiettivo di far conoscere ai presenti che è purtroppo reale il passaggio dei camion dell’AMA spa (ma anche di Eco Service srl e Calvarese srl) all’interno dell’area protetta, nonché di tentare di “rallentare” il transito dei mezzi motorizzati provenienti dalle strade romane e carichi di rifiuti della Capitale.
Contati, circa trenta compattatori solo in tre ore.
Presenti in forze chiaramente spropositate alla bisogna molti uomini e donne della pubblica sicurezza (Carabinieri, PS di Tivoli, Polizia locale, Guardiaparco).
A chi domandava il perché di tanto spiegamento, un solerte poliziotto ha risposto: “Siamo qui per proteggere voi, per tutelare la vostra sicurezza ed evitare possibili incidenti con i camion”.
A noi è sembrato, invece, che le forze di sicurezza abbiano fatto una scelta di campo molto evidente: far passare i camion diretti all’impianto di Cerroni a tutti i costi.
A nulla è valso il richiamo dei manifestanti all’osservanza del cartello posto all’inizio della Via dell’Inviolata (e sul limite del Parco regionale naturale archeologico dell’Inviolata di Guidonia) che vieta il transito ai mezzi motorizzati.
Un altro poliziotto locale è arrivato a dire: “Il cartello dell’Ente Parco non è più valido. E’ stato impugnato al TAR dalla Città metropolitana che è la proprietaria della strada!”.
Un pregiudizio che poco spazio lascia al dubbio lecito dei manifestanti, dei cittadini, dell’Ente Parco, dello stesso sindaco di Guidonia Montecelio, che è apparso tra i “passeggiatori” per calmare gli animi, far da paciere, allontanare la gente dal centro della strada.
Altro pregiudizio che lascia intravedere anche in questo caso un piegarsi a priori al volere del più potente duo Gualtieri-Cerroni.
Ma ai manifestanti è invece chiaro che i camion dell’AMA stanno portando i rifiuti romani per trattarli nel collaudo dell’impianto dell’interdetta azienda di Cerroni, solo grazie a metodi illegittimi, forzature normative, uso (ed abuso) del potere che non ammette contestazioni.
Una Città metropolitana gestita al di fuori del controllo dei cittadini, una Roma Capitale che gestisce i propri bisogni riversando la soluzione delle problematiche sulle periferie (Albano, Guidonia ecc.), inventandosi metodi da “maghetti” per affrontare il nodo della raccolta dei rifiuti, confondendo i poteri da bi-sindaco che Gualtieri ed i vari governi hanno attribuito.
Un delirio di onnipotenza che minaccia non solo la “democrazia” tanto cara ai legalisti, ma anche e soprattutto la salute dei cittadini e dell’ambiente.
Una vergognosa lite tra enti istituzionali è in atto, col bi-sindaco Gualtieri schierato contro il Parco regionale di cui dovrebbe invece avere rispetto, e per giunta lo fa sostenendo sfacciatamente gli interessi privatistici.
Infatti, nella sua doppia veste di sindaco, egli chiude (vantandosene) i TMB di proprietà pubblica (Rocca Cencia) e apre quelli privati (di società interdette per mafia) e meglio se dentro ad un Parco naturale ed archeologico e all’interno di un Decreto ministeriale di protezione paesaggistica.
Il CRA e gli altri Comitati ed Associazioni locali continueranno però a denunciare queste illegittimità macroscopiche e non smetteranno di manifestare a favore della tutela dei propri territori”.