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Coco, il primo cane alcolista: lo hanno dovuto curare in rehab

L’incredibile vicenda di Coco, il primo cane alcolista, che ha dovuto essere ricoverato e curato per la sua sconcertante dipendenza.

Il dramma di Coco, primo cane alcolista (Facebook) – Ultimaparola.com

L’alcolismo è una piaga sociale e ogni volta che se ne parla si snocciolano numeri tutt’altro che confortanti: proprio in questi giorni, un report della Regione Marche ha messo in luce come un adolescente su cinque abbia abusato una volta almeno di alcol e come la stessa percentuale si trovi tra gli adulti che hanno una dipendenza più o meno latente dalle bevande alcoliche.

Ci sono degli studi davvero sconcertanti che mettono in relazione l’alcol con un precoce invecchiamento del nostro organismo: si tratta purtroppo di numeri che confutano le paure di molti esperti rispetto ai danni che fa la dipendenza da alcol. Sconcertante da questo punto di vista è la vicenda di Coco, il primo cane alcolista, che per uscirne è stato in cura presso il Woodside Animal Rescue Trust di Plympton.

La storia del primo cane alcolista: Coco doveva essere aiutato subito

Coco è un meticcio di labrador che si è ritrovato in rehab, dopo essere stato portato in un rifugio insieme a un altro cane: il loro proprietario era deceduto e quei poveri animali erano rimasti da soli. Sconcertante quello che è stato diagnosticato a entrambi gli animali. Si trovavano infatti in uno stato di astinenza da alcol, un fatto inedito per chi li ha soccorsi e mai si era trovato davanti a nulla di simile. Ma come è potuto avvenire?

Stando alla ricostruzione fatta dai volontari del rifugio, i due cani sarebbero diventati alcolisti bevendo quello che il loro proprietario lasciava in giro, prima di andarsene a dormire. Cure mediche di emergenza sono state a quel punto richieste per entrambi i cani, poiché a causa dell’astinenza da alcol avevano delle vere e proprie convulsioni. Per Coco è iniziata una cura di quattro settimane, per riprendersi dall’alcolismo.

Il suo amico a quattro zampe con cui è arrivato al rifugio, invece, non ce l’ha fatta ed è deceduto senza che potesse essere recuperato. Per Coco, ora c’è la prospettiva di un’adozione, ma i volontari del rifugio dove si trova vanno cauti: “Non è ancora pronto per l’adozione e, anche se fisicamente sembra essersi ripreso, mentalmente è ancora molto ansioso a volte”, sottolineano.

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