Gentile Direttore,
per i sindacati medici dell’Anaao e Cimo Fesmed, bisogna cancellare in ogni dove del glossario della disciplina infermieristica i vocaboli che direttamente o indirettamente possono evocare faziose interpretazioni riguardo ad atti o processi di assistenza sanitaria che, per loro dire, possono determinare equivoci sulla specificità della professione medica
A finire in una sorta di disputa “ epopeica” il lessico utilizzato dall’Aran e i contraenti sindacali nel testo della pre intesa sul rinnovo del CCNL del comparto sanità. Infatti, è contestata la descrizione del ruolo e delle le funzioni attribuibili ai professionisti dei ruoli sanitari assegnatari dell’istituto contrattuale dell’incarico di funzione organizzativa e professionale.
Nella nota congiunta delle illuminate due sigle sindacali mediche (18 ottobre c.a.) le frasi riportata nella pre intesa da cambiare per la loro “ambiguità” interpretativa sono all’interno di due articoli specifici ed esattamente:
- art. 28 (Contenuto e requisiti degli incarichi di funzione organizzativa);
- art. 29 (Contenuto e requisiti degli incarichi di funzione professionale).
Inutile sottolineare alla classe Infermieristica, ma anche a tutte le professioni sanitarie, considerando che l’istituto contrattuale degli incarichi previsti dal “nuovo” CCNL si riferisce a tutte le professioni sanitarie, che si tratta di un ennesimo sciocco tentativo finalizzato ad utilizzare ogni utile strumento (in questo caso il CCNL del personale di comparto) per esaltare e ritenere che la classe medica (in verità una parte residuale) è padre padrone di qualsiasi atto sanitario, anche di quelli di pertinenza delle professioni sanitarie ed in particolare degli infermieri.
Una maggiore attenzione e lettura integrale del CCNL a partire dal nuovo sistema di classificazione professionale corredata dagli allegati sulla declaratoria delle funzioni e attività delle professioni, avrebbe indotto gli “illuminati” della contestazione, a migliori riflessioni
Mi preoccupa la tardiva ed effimera interpretazione dei sindacati medici dell’Anaao e Cimo Fesmed sulla ipotesi di accordo e la loro richiesta di esame e modifica dell’articolato contestato, poiché giunge nel momento in cui l’ipotesi di accordo è nella fase conclusiva avendo già ricevuto l’OK si firma da parte del Consiglio dei Ministri.
Ritengo sia intollerabile un eventuale accoglimento da parte della Corte dei Conti (ultimo Ente, con la sola funzione di certificazione dei contenuti economici del CCNL) cui la contestazione dei medici è rivolta.
Saverio Andreula – Presidente OPI Bari