
Redazione 22 marzo 2023 09:26
Undici rapine ai danni di 12 persone anziane che venivano narcotizzate, commesse a Roma tra settembre 2022 e marzo 2023. Con queste accuse è stata arrestata una 51enne originaria della provincia di Arezzo, Nascia Glaudi, già condannata circa vent’anni fa per omicidio preterintenzionale a 11 anni, insieme alla nuora 30enne, Meghi Lucchesi. Come emerge dall’ordinanza di custodia cautelare, venti anni fa, un’anziana era morta proprio a causa della somministrazione di sostanze psicoattive, in particolare benzodiazepine. Nate rispettivamente a San Giovanni Valdarno e a Campobasso, suocera e nuora sono entrambi residenti in provincia di Latina, nel comune di Aprilia.
Come riporta Roma Today, grazie alle indagini dei carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Roma Trastevere e coordinate dal procuratore aggiunto Giovanni Conzo sono emersi 11 episodi di rapina a danno. Il gip di Roma Andrea Fanelli, nell’ordinanza cautelare parla di “assoluta insensibilità” ed “estrema pericolosità” delle due donne, mentre per un’altra indagata, una donna di 32 anni il giudice ha dichiarato l’incompetenza territoriale perché i fatti in quel caso erano avvenuti in provincia di Latina. Le accuse per entrambe sono di rapina e lesioni aggravate, furto in abitazione e indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento. La tecnica utilizzata era sempre la stessa. Le due donne fingenvano di offrire aiuto agli anziani, portando per esempio a casa le borse della spesa, o offrendo regali ai nipoti. Adescavano le vittime all’esterno dei supermercati o in prossimità di piccoli negozi di quartiere. E dopo un primo approccio, offrivano un po’ di compagnia, con l’intento in realtà di entrare nell’abitazione. Una volta in casa, passavano all’azione e somministravano alle vittime del sonnifero per poter ripulire l’appartamento in tutta tranquillità. Infine, prelevavano con i bancomat rubati e spendevano il denaro per ogni tipo di cosa, compresi viaggi all’estero. Una delle due conquistava la fiducia dell’anziano di turno, l’altra faceva da fiancheggiatrice aiutando la complice nella ricerca del bottino in casa una volta che le vittime venivano stordite.
A incastrare le due donne è stata la presenza di entrambe in tutti i casi di rapina accertati dai carabinieri e di una Fiat Panda grigia, poi risultata intestata a un familiare delle due. La loro è una lunga lista di vittime. Le indagini sono iniziate dopo un colpo messo a segno in casa di un uomo di 91 anni, nella zona di Bravetta, a Roma, addormentato con del benzodiazepine comprato poco prima in una farmacia di zona. L’anziano era stato avvicinato dopo essere uscito da uno studio medico e poi rapinato, in casa, della carta d’identità, del telefono cellulare e del bancomat, con cui poi erano stati effettuati diversi prelievi. La rapina risale al 9 settembre del 2022. L’uomo era stato ritrovato dalla figlia in stato d’incoscienza nell’appartamento messo a soqquadro dalle rapinatrici. Il 24 settembre era stata la volta di una seconda rapina, ai danni di un 86enne, adescato invece all’uscita da un supermercato e poi convinto da una delle donne a farsi aiutare a portare le buste della spesa a casa, infine drogato e derubato di 200 euro, bancomat e monili in oro.
Il gip nell’ordinanza sottolinea le “allarmanti modalità di commissione dei reati” ai danni di “soggetti ultrasessantacinquenni, perlopiù ottantenni e novantenni”, con un “modus operandi che presuppone un’accurata pianificazione dei reati, attraverso sopralluoghi preliminari presso le abitazioni delle vittime, attraverso lo studio dei luoghi abitualmente frequentati al fine di poterle adescare (offrendo loro aiuto nel portare le buste della spesa, ecc) per conquistare la loro fiducia”. Agli anziani venivano offerte bevande che contenevano sostanze narcotizzanti. “L’estrema pericolosità delle condotte discende dal fatto che le sostanze narcotizzanti, benzodiazepine, che sono particolarmente insidiose – scrive il gip – sono state somministrate a soggetti molto anziani che notoriamente sono portatori di diverse patologie legate all’età avanzata, con il rischio di gravi conseguenze per la loro salute, come sembra essere accaduto per una delle vittime, deceduto a distanza di 5 giorni dall’ingestione della sostanza”.
“L’elevata caratura criminale” delle due indagate è “mostrata inoltre dal fatto che hanno continuato a commettere le rapine, l’ultima il marzo scorso – conclude il gip Andrea Fanelli – anche dopo che lo scorso dicembre erano state sottoposte a perquisizione e trovate in possesso della refurtiva di una rapina commessa pochi minuti prima ai danni di un’anziana, con ciò mostrando un totale sprezzo del pericolo di essere scoperte e una notevole determinazione a delinquere”.