“Un attacco al Made in Italy. Non possiamo accettare che in un periodo drammatico dal punto di vista economico, come quello che stiamo vivendo, vengano messe a rischio le nostre stalle”
Roma – Dopo la carne sintetica arriva anche il latte senza mucche e il pesce in provetta. Una deriva preoccupante che mette in allarme Coldiretti Lazio, da sempre in prima linea contro quello che è un vero e proprio attacco al Made in Italy da parte delle multinazionali del cibo.
Coldiretti si è da subito schierata contro questi prodotti e ha promesso dura battaglia. E ora potrebbe arrivare presto sugli scaffali dei supermercati una nuova minaccia per la filiera del latte vero, ovvero quello sintetico, realizzato attraverso la tecnica della fermentazione di precisione.
“Non possiamo accettare – spiega il presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri – che in un periodo drammatico dal punto di vista economico, come quello che stiamo vivendo, vengano messe a rischio le nostre stalle. La situazione è critica per le aziende zootecniche che a fatica stanno cercando di rialzarsi prima dalla crisi determinata dalla pandemia, poi dalle speculazioni sul latte e successivamente dalle ripercussioni del conflitto in Ucraina, fino ad arrivare alla siccità che ha portato ad un calo della produzione dei foraggi e del latte del 30% e ora devono fronteggiare anche il caro energia. Tutto questo è inaccettabile ”. Un settore, quello della zootecnia, che nel Lazio offre lavoro ad oltre 20 mila persone.
Il latte in provetta nasce copiando il gene responsabile della produzione delle proteine del latte nelle mucche e inserito nel lievito. Questo viene messo in dei fermentatori per produrre delle proteine del latte a cui verranno aggiunte in laboratorio vitamine, minerali, grassi e zuccheri non animali.
“Non accetteremo mai che venga chiamata ‘carne’ – conclude Granieri – un insieme di ingredienti vegetali o peggio ancora dei prodotti sviluppati in laboratorio con materiale sintetico, nei quali della carne non c’è assolutamente nulla e neanche delle proteine vegetali. E la stessa cosa vale per il pesce in provetta e per il latte sintetico. Questo futuro che si preannuncia in provetta, mette a rischio la nostra biodiversità, che rappresenta anche la nostra istintività e allo stesso tempo rappresenta una minaccia per la sopravvivenza stessa dell’agricoltura”.In passato la Corte di Giustizia Ue si è pronunciata chiaramente contro l’utilizzo del termine “latte” per le bevande vegetali (ad esempio il latte di soia), ma le sempre più aggressive politiche di marketing adottate dalle multinazionali e l’attività di lobby all’interno delle istituzioni rischiano di sfondare e aprire la strada a filiere “dal laboratorio alla tavola” dove a rimetterci in salute e reddito saranno i cittadini, a tutto vantaggio dei miliardari “filantropi” che sempre più numerosi foraggiano il cibo artificiale.
Un tema, quello dei cibi sintetici, che verrà affrontato da Coldiretti Lazio anche nell’ambito del Villaggio Coldiretti, allestito ai Pratoni del Vivaro a Rocca di Papa, in occasione del FEI World Championships 2022, i campionati mondiali di completo e attacchi, dal 15 al 18 e dal 22 al 25 settembre.
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