A novembre arriveranno circa 175 euro in più sullo stipendio degli Infermieri. Un po’ meno per Ostetriche, OSS e Professioni Sanitarie.
Qualche giorno fa, come anticipato da AssoCareNews.it, il Governo ha dato il via libera alla firma del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro 2019-2021 del Comparto Sanità. Per oltre 600mila lavoratori aumenteranno i salari e le tutele. Gli stessi riceveranno anche gli arretrati e probabilmente già da novembre 2022.
A quanto ammonta l’aumento stipendiale? Ecco tutte le informazioni utili, per il personale sanitario, socio-sanitario e amministrativo impegnato quotidianamente nel Servizio Sanitario Nazionale. Infermieri, Infermieri Pediatrici, Ostetriche, OSS, Professioni Sanitarie, Amministrativi e Tecnici riceveranno aumenti in busta paga, oltre a benefici di natura contrattuale.
Lo aveva anticipato Antonio Naddeo, presidente dell’ARAN.
“Entro ottobre firmeremo definitivamente questo Ccnl che riguarda direttamente circa 600mila lavoratrici e lavoratori. Un contratto che prevede anche un nuovo insieme di classificazione del personale, oltre a un nuovo sistema degli incarichi e delle indennità. Infine ricordo un altro importante obiettivo raggiunto nel contratto: la regolamentazione del lavoro agile” – spigava Naddeo.
Quanto sarà l’aumento?
L’accordo tra sindacati, Aran e Governo include anche le indennità Infermieristiche e delle Professioni Sanitarie. Inoltre, permette di riconoscere incrementi medi, calcolati su tutto il personale del comparto, di circa 175 euro mensili (per gli Infermieri, un po’ meno per tutti gli altri), corrispondenti a una percentuale di rivalutazione del 7,22%. Poco rispetto all’innalzamento esponenziale dei costi della vita, tra cui il trasporto per raggiungere il luogo di lavoro.
Come dicevamo i 280 mila Infermieri e Infermieri Pediatrici dipendenti del sSSN riceveranno circa 175 euro lordi. I beneficiari sono stati calcolati in 544.000. Non tutti riceveranno somme ingenti (a tecnici, amministrativi, ostetriche, professioni sanitarie e oss andranno dai 55 ai 98 euro in più).
Gongolava il ministro della salute uscente, Roberto Speranza.
“E’ un passo importante per la valorizzazione delle donne e gli uomini del nostro Servizio sanitario nazionale. Sono loro la risorsa più importante che abbiamo. Per oltre 500mila lavoratori aumentano i salari e le tutele. Per i circa 270mila infermieri ci sono tra i 146 e i 170 euro in più al mese. Aumentare le risorse e valorizzare il ruolo dei nostri professionisti sanitari è la chiave per un sistema salute più vicino a tutti i cittadini. Rispetto al rinnovo del Ccnl del comparto sanità, voglio ricordare che non solo mettiamo più risorse nelle buste paghe di quasi 600mila professionisti sanitari e operatori del SSN, ma valorizziamo il loro operato e introduciamo innovazioni che il settore aspettava da tempo, riconoscendo anche l’impegno in prima linea durante l’emergenza Covid” – chiariva il ministro lucano.
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