
Redazione 15 novembre 2022 14:11
Sociale e calcio insieme per aiutare le persone in difficoltà. È proprio questo il fondamento del progetto solidale ‘Experience’ del Frosinone Calcio presentato questa mattina da Salvatore Gualtieri. Con il direttore dell’Area Marketing-Comunicazione e Rapporti Istituzionali anche il presidente dell’Accademia Frosinone, Luigi Lunghi, e il questore Domenico Condello.
“Abbiamo il piacere di presentare una nuova attività, promotrice di integrazione e riguardante i giovani, nata grazie all’Academy -afferma Gualtieri – Siamo convinti che il calcio possa migliorare la vita dei ragazzi, la socializzazione e a tenere gli adolescenti lontano da situazione pericolose. Lo facciamo per aiutare quei giovani in situazioni più disagiate e per questo ci siamo rivolti alle case famiglie del territorio. Mettiamo a disposizione le nostre squadre dall’under 18 in giù e facciamo degli stage trimestrali in cui, di volta in volta, verranno 30 ragazzi ad allenarsi gratuitamente nella nostra Academy. Crediamo che il calcio alzi l’autostima, l’emancipazione e aiuti la socializzazione. All’iniziativa prenderanno parte ragazzi e ragazze, italiani ed extracomunitari”.
A prendere la parola anche il questore Domenico Condello: “Ho ritenuto doveroso accogliere l’invito del Frosinone Calcio. Queste sono iniziative che vanno tutelate ed apprezzate. I giovani sono la catena debole della società, spesso vengono abbandonati al loro destino. Lo sport migliora l’autostima e questa è un’iniziativa e va valorizzata. Lo sport rispecchia quello che accade nella vita: i sacrifici, il rispetto per gli altri e via dicendo. Sono molto felice di essere qui e spero che questa iniziativa vada avanti”
A prendere infine la parola il presidente dell’Accademia Luigi Lunghi: “Innanzitutto voglio ringraziare Gianfranco Veloccia perché è colui che mi ha suggerito l’idea e si è reso promotore dell’iniziativa. Ringrazio le tre case famiglia con cui inizieremo questa iniziativa che sono di Veroli, Ceprano e Ceccano. I giovani si alleneranno sui campi di Frosinone e Ripi, poi, a fine percorso, se c’è qualche elemento interessante a livello calcistico, sarà inserito in maniera definitiva nei gruppi. L’obiettivo che ci interessa maggiormente raggiungere, però, è quello dell’inclusione sociale”.