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Caso Hasib Omerovic, il poliziotto accusato di tortura: “Non gli legai i polsi”

Continuano a emergere nuovi particolari sul caso di Hasib Omerovic, il ragazzo rom, che nonostante delle evidenti disabilità, finì giù dal proprio balcone durante una perquisizione della Polizia di Stato. Durante l’interrogatorio del gip, un poliziotto accusato di tortura verso il 36enne di etnia nomade, ha negato di aver legato i polsi della vittima, averlo lanciato giù dal balcone e aver compiuto atti di tortura contro di esso.

Il poliziotto: “Non ho legato i polsi e torturato Hasib Omerovic”

“Non ho impugnato il coltello, tantomeno per minacciare Hasib Omerovic. E non gli ho legato i polsi con il filo elettrico. Ferrari dice cose non vere”. Questa è la nuova dichiarazione sul caso Hasib Omerovic fatta da un poliziotto indagato nell’inchiesta, Andrea Pellegrini, ovvero l’assistente capo del commissariato Primavalle. Lo dichiara apertamente nell’interrogatorio davanti al gip, fatto quest’oggi e durato un’ora e mezza. 

Pellegrini è agli arresti domiciliari da settimana scorsa, accusato di aver torturato il 36enne rom durante un’irruzione nel suo appartamento per effettuare un controllo. Davanti alle accuse del gip, il poliziotto respinge qualsiasi responsabilità. Sulla caduta del ragazzo sordomuto dalla propria finestra, l’agente dice: “Questa è avvenuta mentre con i colleghi eravamo già sulla porta di casa per uscire e non abbiamo fatto in tempo a fermarlo. Non so perché lo abbia fatto”.

Altra accusa posta a Pellegrini, e aggravata dalla scoperta di alcuni sms compromettenti sul caso di Hasib Omerovic, è quella di falso riguardo a questo caso. Infatti, insieme ad altri tre agenti fece irruzione nella casa del ragazzo sordomuto, in quanto venne segnalato di aver importunato diverse ragazze all’interno del suo quartiere. In merito, il poliziotto dice: “Nella relazione di servizio ho scritto la verità e gli altri colleghi la hanno firmata”. Un quinto poliziotto, l’ispettrice Roberta Passalia, risponde di false comunicazioni al pm per aver detto di non sapere nulla dell’accaduto, dopo averlo rivelato a un collega della squadra mobile.

Hasib Omerovic precipitato dalla finestra a Roma, le chat tra i poliziotti: “Pariamoci il cu*o”

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