L’imprenditore Alfredo Romeo è stato assolto “perché il fatto non sussiste” dall’accusa di turbativa d’asta nell’ambito della gara Fm4 indetta nel 2014 da Consip (la centrale acquisti della pubblica amministrazione), dal valore di oltre due miliardi e settecentomila euro. Lo ha deciso l’ottava sezione penale del Tribunale di Roma, che ha fatto cadere le accuse anche per gli altri 11 imputati, tra cui l’imprenditore Ezio Bigotti: secondo l’accusa, il maxi-appalto era stato manipolato attraverso un cartello formato da una cordata di società. Appena lo scorso novembre, un’altra sezione dello stesso Tribunale aveva condannato Romeo a due anni e sei mesi per corruzione in un altro filone giudiziario del caso Consip.
”Viene smentita anche in questo processo l’impostazione accusatoria che aveva infondatamente contestato il reato di turbativa d’asta all’avvocato Romeo pur in assenza di qualsivoglia elemento a carico e viene ancora una volta accertata la correttezza dell’operato della società Romeo Gestioni nella gara Fm4 come già acclarato in altri giudizi”, commentano gli avvocati Alfredo Sorge e Giandomenico Caiazza, difensori dell’imprenditore.
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