Crisi governo Meloni, l’ipotesi c’è. E nelle ultime ore, complici le schermaglie a colpi di scambi di accuse tra Silvio Berlusconi e la numero uno di Fdi, sta prendendo sempre più piede. Il nuovo esecutivo potrebbe dunque cadere ancor prima di nascere? Le opposizioni in particolare ci sperano, anche se qualcuna invita le altre a restare con i piedi per terra. E’ il caso di Italia Viva, con Matteo Renzi che comunque non esclude colpi di scena. E si dice pronto a tornare in prima linea per arginare la situazione. Lo afferma lui stesso, intervistato da La Stampa.
CRISI GOVERNO MELONI: “FINIRA’ A TARALLUCCI E VINO”
“Berlusconi – esordisce – definisce Meloni prepotente, supponente e arrogante. Se fosse coerente, dovrebbe impedire la nascita del governo“. Ma torna quasi subito ad immergersi nella realtà: “Finirà a tarallucci e vino – dichiara sicuro – Il richiamo del potere è troppo forte“. Salvo poi offrire il proprio ‘aiuto’ in caso di complicazioni: “Se salteranno, noi saremo pronti. Perchè è questo il senso del fare opposizione: non insultare chi governa, ma costruire un paracadute per quando le cose vanno male“.
CRISI GOVERNO MELONI: “LA RUSSA? DA NOI SCHEDA BIANCA”
Una linea che non rappresenta certo una novità dalle sue parti: “L’ho fatto nel 2019 con Salvini dopo il Papeete. E poi nel 2021, per sostituire Conte con Draghi. Se ci sarà bisogno, a tempo debito lo farò anche con la Meloni“. Non manca però chi accusa il Terzo Polo di aver contribuito all’elezione a Presidente del Senato di Ignazio La Russa. All’esponente Fdi, privato dei voti di Forza Italia, ne sono infatti giunti 17 dall’esterno. Un’accusa che però Renzi respinge al mittente: “Abbiamo votato scheda bianca. Tra le opposizioni, solo Pd e M5s hanno più di 10 senatori“.
Laureato alla Specialistica in Filologia Greca e Latina. Esordisco nel giornalismo durante un tirocinio universitario. Tra le mie passioni, calcio, cinema e musica
