Domenica 9 ottobre, con inizio alle ore 14.15, l’Ippodromo delle Capannelle vivrà il giorno più importante dell’anno per la specialità del trotto: domenica l’impianto della Via Appia sarà il teatro delle finali del 95° Derby Italiano del Trotto e delle Oaks del Trotto, cui si affiancheranno come importanti prove di contorno i due Criterium per i giovanissimi puledri di 2 anni e le prove di Consolazione dei due eventi maggiori.
La finale del Derby (ottava corsa alle 17.35 anche con diretta Rai) sarà anche TQQ di giornata, quella delle Oaks (sesta alle 16.40) è stata invece selezionata come Seconda Tris. Le corse – tutte da vedere – saranno nove.
“C’è grande attesa – le parole di Elio Pautasso, Presidente di Federippodromi e Direttore generale Hippogroup Roma Capannelle – per questa giornata che ospiterà uno dei più interessanti convegni dell’intero calendario ippico nazionale e che consegnerà il prestigioso “Nastro Azzurro”. Un appuntamento importantissimo, definito giustamente la grande festa del trotto, che sarà vissuto con eccezionale partecipazione dal pubblico e dagli addetti ai lavori, così come già accaduto per il pomeriggio dedicato alle batterie (18 settembre) che ha richiamato a Capannelle un foltissimo numero di appassionati.
Quello del Derby Italiano del Trotto e delle Oaks non è naturalmente l’unico grande evento della stagione ippica capitolina che vivrà il clou Domenica 30 ottobre con l’attesissimo Roma Champions Day: Premio Roma, il Premio Lydia Tesio, e ancora il Ribot, il Berardelli, l’Aloisi e il Divino Amore, tutti in una sola magica giornata di galoppo”.
Presentazione 95° Derby italiano del Trotto
Campo completo per la finale del 95° Derby Italiano del trotto (mt.2100 – Gruppo 1 da 800.800 euro). Due, Dimitri Ferm e Dundee As, qualificati di diritto in quanto vincitori dei gruppi 1 che si sono svolti nei mesi scorsi e gli altri dodici scaturiti dalle batterie del 18 settembre. È un’edizione, quella del Derby 2022 che relativamente al pronostico sembrerebbe partire da un punto abbastanza fermo, ovvero quello rappresentato proprio da Dimitri Ferm.
Il figlio di Nad Al Sheba è stato infatti sin qui il dominatore della stagione avendo vinto tre gruppi 1 di fila (Giovanardi, Nazionale e Marangoni) mettendo sempre in evidenza una superiorità abbastanza netta. Il sorteggio non è stato affatto malevolo visto che dalle “boules” è uscito il numero 1, magari non sarà il massimo per scattare, ma comunque più che favorevole perché consentirà ad Andrea Farolfi di lottare per la partenza e comunque provare subito ad andare sull’eventuale battistrada.
Il meccanismo del sorteggio ha fatto si che in prima fila ci siano comunque i maggiori candidati al successo a cominciare da Danger Bi in sediolo al quale l’ing. Mauro Biasuzzi proverà a ripetere l’impresa riuscitagli nel 1999 con Zambesi Bi. Il figlio di Bird Parker sconta però una certa lentezza nella fase iniziale e quindi dovrà agire in costruzione. La più veloce allo stacco della macchina potrebbe essere l’italo-svedese Dea Grif, unica femmina in pista, che anche nelle batterie scivolò al comando rendendosi però protagonista di una tattica molto dispendiosa.
Sicuramente in corsa anche Denzel Treb che era stato il dominatore della stagione dei due anni e che, dopo il cambio di training, nella batteria si è rivisto veramente in buon ordine. In prima fila c’è anche Dakovo Mail che è un altro che sa partire molto forte e presumibilmente cercherà la corda: dovesse trovarla sarebbe candidato all’ennesimo piazzamento di spessore dopo quelli ottenuti nel Giovanardi, nel Città di Napoli e nel Marangoni.
Il team Gocciadoro presenta quattro allievi di cui due in prima fila. Dundee As ha vinto a inizio luglio il Città di Napoli con buon piglio, ma certamente la posizione di avvio non lo avvantaggia. Stesso discorso per Denver Gio, tanti mezzi, ma compito tattico complesso per lui che, tra l’altro ama correre in avanti. Paradossalmente potrebbe venire meglio a Dolce Viky che dalla schiena di Dimitri Ferm potrebbe ritrovarsi in buona posizione ai 500 finali quando ci sarà da tentare il tutto per tutto.
Diamond Truppo, Duca As e Dardo Zack, in ordine di preferenza, potrebbero essere anche loro in corsa, ma certamente, viste le posizioni, avranno bisogno di un percorso favorevole, attenzione proprio all’allievo di Enrico Bellei che potrebbe trovarsi meglio a correre di rimessa.
Desiderio D’Esi, Dante Clemar, Dayton completano il campo dei quattordici partenti. In teoria sono degli outsiders, ma abbiamo visto in più occasioni negli anni scorsi come il Derby sia, più di tante altre, una corsa che può sfuggire a ogni pronostico.
Presentazione Oaks del Trotto
Tutto pronto per la finale delle Oaks del Trotto-Memorial Carlo e Asya Tranfo (€. 253.000 – gr. 1 – per femmine indigene di 3 anni – mt. 1640). L’edizione numero 31 delle Oaks del Trotto (corsa nata nel 1991, siglata nella prima edizione da Mauro Baroncini con Natura Ferm e non disputata nel 2008 per lo sciopero ad oltranza delle categorie quando la finale del Derby – vinto dalle femmina Lana del Rio – venne disputata a fine novembre) ha un pronostico tanto semplice da stilare per il nome della favorita, quanto ben più complesso per l’assegnazione delle migliori chances di ottenere un risultato di prestigio ad almeno sette, otto delle altre tredici finaliste.
Il nome dal quale un po’ tutti si attendono l’ennesimo successo nella classica più importante della carriera per una femmina di 3 anni è quello di Due Italia, la straordinaria figlia di Adrian Chip allenata da Mauro Baroncini e guidata da Andrea Farolfi. La portacolori della Scuderia W Giovane Italia (cara alla famiglia Santulli) ha corso al massimo livello fin dai primi assaggi dell’anno. Il sorteggio non è stato benevolo con Due Italia che dovrà partire con uno scomodo numero 6, ma il parziale di avvio messo in mostra negli ultimi impegni dalla portacolori campana dovrebbe senz’altro sopperire.
In molte sperano di fare lo sgambetto alla netta favorita di queste Oaks del Trotto edizione 2022 ma non potranno al contempo trascurare i ricchi premi al traguardo in palio per le altre quattro che sapranno entrare nel marcatore. Per il complesso dei titoli, fra queste, la prima a meritare la citazione non può che essere Delicious Gar (una delle quattro cavalle allenate dal Team Gocciadoro pervenute in finale).
La figlia di Father Patrick può vantare infatti in curriculum ben tre successi classici (Etruria Femmine, Italia Femmine e Città di Napoli femmine), è apparsa tonica (benché sconfitta da Doroty degli Dei) anche nella batteria B del 18 settembre e sarà una presumibile animatrice della corsa facendo leva sulla sua grinta e generosità.
Come già accennato, tante altre possono ambire ad un ruolo importante nello scacchiere della corsa e ai fini del risultato finale: a cominciare da Daughter As (terza nella batteria C che farà coppia con Pietro Gubellini con il quale è giunta seconda nel Campionato Femminile dei 3 anni) per proseguire con Dorothy Bar (finita seconda nella batteria dominata da Due Italia), Don’t Say Gar (figlia di Varenne ottima anche nelle tre prestazioni fornite in Svezia e terza “pedina” del team in giubba gialla), e Doni Maker, vincitrice a sorpresa ma con merito del Campionato Femminile dei 3 anni.
Per l’allieva di Antonio Simioli solamente un piccolo dubbio sulla condizione essendo al rientro dopo oltre due mesi) alle quali però – pur con l’handicap del numero in seconda fila – debbono obbligatoriamente essere aggiunte Divina Trio e Doroty degli Dei in virtù della qualificante affermazione ottenuta da entrambe in batteria. Divina Trio, allieva di Loris Ferro trainer di stanza in Svizzera, ha saputo mettere in campo parziali eccezionali sia in avvio sia nella fase conclusiva: qualità questa che contraddistingue gli atleti davvero buoni.
Per la cavalla affidata ad un ottimo catch-driver come Marco Stefani la necessità di acquisire subito una buona posizione per essere poi competitiva nella fase finale. Stesso discorso tattico per Doroty degli Dei in sulky alla quale Enrico Bellei (recorder per vittorie nelle Oaks del Trotto a quota 5) spera di bissare l’exploit del successo a sorpresa ottenuto in sulky a Crystal Pan nell’edizione 2021: lo scatto finale piazzato in batteria tre settimane fa ha certamente impressionato.
Completano il campo delle partenti Doyourbest (il 7 all’esterno della prima fila sembra sacrificare l’allieva di Bjorn Goop), Daytona Roc e Diva Ek (per queste due non impossibile un piazzamento), Dublin Fi, Danish As e l’estrema outsider Dacia del Ronco.
Box 202 – Una corsa lunga cent’anni
Domenica 9 ottobre all’ippodromo di Roma Capannelle – in occasione del 95° Derby Italiano del Trotto – in esposizione una selezione di immagini tratte dal progetto artistico realizzato per il centenario dell’ippodromo di Cesena. L’itinerario delle immagini parte del progetto fotografico “BOX 202 _ Una corsa lunga cent’anni”, opera di Andrea Bernabini che, dopo l’esposizione alla Galleria Comunale ex-Pescheria di Cesena, raggiunge Roma. L’occasione è quella del Derby Day, una vera festa dell’ippica per gli appassionati di trotto che giungono a Roma da tutta Italia per il “Nastro Azzurro”, le Oaks e gli altri importanti confronti che si susseguono lungo il ricco pomeriggio di domenica 9 ottobre.
Derby Trotto 2022 – Eventi collaterali
Ad accompagnare questo grande appuntamento ippico, l’ippodromo Capannelle ospiterà la Festa della Madre Terra, un’edizione straordinaria del Mercato Contadino Roma e Castelli Romani che vi aspetterà dalle ore 9 alle 18,30. In questa grande festa, oltre al consueto Mercato Contadino, troverete lo street food contadino, le aree per i pic-nic, l’artigianato, il benessere e gli operatori olistici, il market magico, i laboratori per grandi e bambini, lo scambio semi e piantine e la musica live con Soundwood.
Foto di Domenico Savi
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