Manca poco alle elezioni politiche per il rinnovo di entrambi i rami del Parlamento italiano: Camera dei deputati e Senato della Repubblica. Il prossimo Governo sarà decisivo per il futuro del SSN. Per sanità e salute c’è spazio in tutti i programmi politici, da cui emergono, però, buoni propositi, ma pochi fatti. In che modo le forze politiche che si candidano alla guida del Paese intendono occuparsene portando a termini gli obiettivi previsti dal PNRR?
Sanità Informazione ha raccolto i punti salienti dei programmi politici in ambito sanitario con interviste a leader e rappresentanti delle quattro principali coalizioni: Centro Destra, Centro Sinistra, Cinque Stelle e Azione-Italia Viva.
L’Alleanza Sinistra-Verdi: salute al centro di tutte le politiche
Sinistra italiana e Verdi uniscono le loro forze e compongono la coalizione di centro sinistra. Con lo slogan “Per un Italia verde, libera e giusta”, si presentano con un programma ampio e dettagliato per la sanità. Inseriscono l’obiettivo “salute in tutte le politiche” per potenziare i servizi di prevenzione e tutela ambientale. «Il punto numero uno del nostro programma è la difesa e attuazione della Costituzione repubblicana e antifascista. Abbiamo un piano per il clima, il pianeta, le persone» si legge.
Autonomia regionale, finanziamento pubblico SSN e LEA
La pandemia Covid-19 ha conferito, se ce ne fosse stato bisogno, al SSN pubblico equo e universalistico il ruolo di caposaldo della democrazia. Ma adesso che l’emergenza sanitaria sembra essere parzialmente rientrata, la sanità non è al centro dell’agenda di tutte le forze politiche.
Sinistra-Verdi richiede un piano straordinario di investimenti pubblici per l’ammodernamento strutturale e tecnologico della sanità pubblica. Inoltre, è contraria all’autonomia regionale differenziata in sanità. C’è da dire che il regionalismo differenziato è un obiettivo condiviso tra centrodestra e centrosinistra.
Sulla revisione dei LEA e con l’obiettivo di mantenere aggiornate le prestazioni del SSN, Sinistra e Verdi puntano su finanziamento, accessibilità e rimborsabilità delle terapie innovative e avanzate. Rilanciano la promozione dell’assistenza territoriale e, soprattutto, la prevenzione e tutela della salute delle donne. Propongono, in aggiunta, di investire sull’assistenza sociosanitaria per anziani, fragili e disabili con il potenziamento all’assistenza domiciliare, residenziale con l’integrazione in rete dei servizi sanitari e sociali.
Politiche sanitarie: personale, salute mentale, sanità integrativa e ricerca sui farmaci
Il piano di rafforzamento strutturale di personale medico dipendente di Sinistra-Verdi propone l’assunzione di 40 mila operatori in tre anni. E spinge per migliorare contratti e retribuzione. Prevede, inoltre, l’assunzione straordinaria di psicologi e specialisti della salute mentale nei sistemi sanitari pubblici territoriali, convenzionati o che garantiscano un costo di prestazione calmierato.
Contempla, inoltre, il superamento delle convenzioni nazionali dei medici di famiglia, dei pediatri di libera scelta, degli specialisti ambulatoriali, della medicina dei servizi con inserimento di queste figure professionali nel contratto di dipendenza dal SSN. Sull’abolizione del numero chiuso a medicina concorda con il centrodestra e lo chiede anche per gli infermieri. In più, reclama l’abolizione dei vantaggi fiscali per polizze assicurative sanitarie e fondi sanitari integrativi in quanto «aumentando le disuguaglianze e minano le prospettive di un sistema sanitario pubblico, equo e universalistico». Promuove l’uso dei farmaci equivalenti e il potenziamento della ricerca indipendente.
Diritti e salute delle donne
Ecco alcuni interventi prioritari per rendere l’Italia un paese a misura di donna:
- Contraccezione, aborto ed esami ed eco in gravidanza devono essere realmente a disposizione in forma gratuita nei Consultori;
- Riconoscere l’indennità di caregiver ed intervenire sulle infrastrutture sociali a sostegno alle neomamme, prevedendo spazi di socialità, scambio e relazione;
- Cancellare gli ostacoli di reddito e di limiti territoriali nell’accesso agli asili nido;
- Prevedere un congedo di maternità obbligatorio retribuito al 100% per almeno 2 mesi prima + 6 dalla data del parto, nonché uno del padre che non sia alternativo a quello della madre e per una maggiore durata rispetto ad oggi;
- In caso di violenza maschile contro le donne, riconoscimento del pericolo che non comporti l’isolamento della vittima ma che preveda l’allontanamento del maltrattante;
- Lotta all’omotransfobia ed estensione dei diritti e doveri delle coppie eterosessuali anche alle coppie dello stesso sesso: matrimonio egualitario, accesso alle adozioni e ai percorsi di procreazione medicalmente assistita.
La legge sul fine vita
Tra le riforme costituzionali, spicca la legge sul fine vita «che ascolti le disperate richieste di tante e tanti di poter mettere fine alla propria vita con dignità». L’Alleanza Sinistra-Verdi ha chiuso la campagna elettorale ai Fori Imperiali, sotto al Campidoglio. Tante le bandiere verdi e i cartelli a difesa della legge 194. Tra i presenti, oltre ai leader di Europa Verde e Sinistra italiana Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni (segretario Sinistra Italiana) c’erano Ilaria Cucchi – tra i candidati di maggior rilievo – ed Isabel Serra, portavoce nazionale Podemos. Fratoianni, prima del comizio, si è detto ottimista per il risultato e preoccupato solo per un’eventuale vittoria della destra. Se così non fosse, sarebbe pronto a ricostruire un Governo simile al Conte 2.
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