Giunta alla sua 14esima edizione la Via Crucis fluviale che ha avuto luogo lo scorso venerdì 24 marzo.
Fiumicino – “Quest’anno ci siamo riusciti, siamo arrivati alla 14° edizione” – esordisce così la Comunità Masci Fiumicino 1 parlando della Via Crucis fluviale che ha avuto luogo lo scorso venerdì 24 marzo.
“Partiti un po’ in ritardo dopo aver imbarcato circa 195 persone, tra adulti scout, giovani e adulti del territorio, abbiamo annunciato a Isola Sacra la passione, la morte, e la resurrezione di Cristo. A salutarci al punto di partenza di Via Portuense di fronte agli scavi dei porti di Claudio e Traiano il parroco di Santa Paola Frassinetti, Don Bernardo.
I due battelli hanno iniziato a risalire il fiume Tevere costeggiando prima le rive Isola Sacra, poi gli scavi di Ostia Antica fino a circumnavigare l’isolotto di Tor Boaccian . Su ogni battello è stata installata una Croce realizzata con due assi di legno e cordino e i partecipanti, prima di salire a bordo, hanno ricevuto un libretto con tutte le meditazioni per seguire la Via Crucis e una penna con annessa torcia come piccolo ricordo.
Durante l’intero percorso, durato circa due ore e mezza, Don Gregorio sul primo battello e Don Aniceto sul secondo battello si sono alternati con i lettori nelle 15 meditazioni.
Come le precedenti edizioni anche quest’anno la Via Crucis fluviale è stata un’esperienza di intensa preghiera cui ha fatto da sfondo il corso del nostro fiume Tevere, lento e affascinante, legato alla storia originaria di Roma con le sue rive ricche di salici, pioppi ed altra vegetazione sempre verde, popolato con uccelli di ogni tipo.
Abbiamo incontrato aironi, cormorani, germani reali e anatre, folaghe gabbiani e martin pescatori, e ancora timide nutrie che nuotavano con la testa appena fuor d’acqua.
Appagati da questo spettacolo tutti i partecipanti sono rimasti entusiasti ed anno voluto esternare il loro apprezzamento alla comunità che si è sentita pienamente ripagata degli sforzi profusi perché l’evento avesse la riuscita auspicata.
La Via Crucis fluviale – conclude la Comunità Masci – nata da un’idea seminata quasi con timore, anni fa, si è trasformata in una piantina che, crescendo in un futuro diventerà certamente un grande albero che naturalmente dovrà essere sempre più curato e modellato.
Ringraziamo gli sponsor e tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione del Via Crucis compresi coloro che hanno condotto le barche e dato delucidazioni lungo il percorso”.
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