“Non conosco personalmente Elly, anche se mi incuriosisce, trovo che abbia una bella energia. Fatico però a immaginare che possa essere lei a rilanciare il Pd, che ha la necessità di riconquistare milioni di elettori per tornare ad essere il primo partito del Paese”. Lo afferma in una intervista all’Huffington Post il sindaco dem di Bergamo, Giorgio Gori.
“Rispetto a questa sfida, Bonaccini mi pare sinceramente più attrezzato. In più – osserva Gori -, mi pare che intorno ad Elly, non certo per sua volontà, ci siano movimenti per nulla disinteressati”. Alla domanda se rimarrebbe in un Pd guidato da Elly Schlein, risponde: “Non lo so. Vivo questo congresso come un’ultima occasione di rilancio per il partito al quale ho convintamente aderito nel 2011. Ho condiviso la sua Carta dei Valori, aldilà delle leadership che si sono alternate. Oggi leggo che qualcuno vorrebbe mandare quella Carta al macero, e sospetto che siano gli stessi che vorrebbero Elly Schlein segretaria, per dare vita alla ‘rifondazione’. Rispondo quindi: dipende. Se i fondamenti del Pd non verranno stravolti rimarrò in questo partito. Altrimenti prenderò atto del fatto che il Pd è diventato un’altra cosa, e mi riterrò libero di decidere il da farsi”.
Secondo Gori, anche “molti” elettori “si allontanerebbero. La ‘deriva francese’ tante volte auspicata da Renzi – con un Pd sempre più piccolo e sempre più a sinistra – diventerebbe uno rischio concreto. Vogliamo darla vinta a Renzi? Io neanche per sogno”.
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