Casa dolce casa, ma non sempre è così. Quello che dovrebbe essere il luogo più sicuro per i bambini troppe volte diventa invece una trappola mortale. I dati resi noti dalla FIMP (Federazione italiana dei medici pediatri) durante il congresso scientifico nazionale non lasciano dubbi: ogni anno sono oltre 350 mila gli accessi al pronto soccorso per bambini da zero a 14 anni coinvolti in incidenti domestici che rappresentano la seconda causa di morte per i più piccoli, secondi solo ai tumori pediatrici.
I veleni nascosti in cucina e nel bagno
I luoghi più a rischio sembrano essere bagno e cucina ed infatti il dato più preoccupante riguarda le intossicazioni e gli avvelenamenti che sfiorano complessivamente il novanta percento degli incidenti domestici. Andando nello specifico il 32, 1% si riferisce ad intossicazioni da farmaci e il 27,1% a prodotti per la pulizia della casa che il bambino trova accidentalmente in bagno con conseguenze troppe volte letali. Anche la cucina nasconde parecchie insidie a cominciare dai fornelli dove le pentole possono provocare ustioni molto gravi nei bambini che accidentalmente le urtano.
Attenzione alle piante d’appartamento
Ciò che non tutti sanno o dimenticano, è che anche le piante d’appartamento, possono essere nocive, in particolare per i più piccoli. Ingerire anche solo una foglia o una bacca può essere pericoloso, così come inserire le dita nelle prese della corrente. È bene quindi non tralasciare nessun angolo della casa, neppure la zona soggiorno che potrebbe sembrare la meno insidiosa per i bambini.
«Gli incidenti domestici rappresentano il 75% del totale degli incidenti – sottolinea Giuseppe Di Mauro, Segretario delle attività scientifiche ed etiche di FIMP e Presidente della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale – Ad essere maggiormente interessati sono i piccoli da 1 a 4 anni, segue la fascia dai 5 ai 9 anni con una prevalenza per i maschi che risultano maggiormente esposti. Per fronteggiare i pericoli e le insidie che si possono nascondere tra le mura domestiche, ma anche in giardino, abbiamo realizzato un manuale che contiene raccomandazioni fondamentali su ustioni, avvelenamenti, annegamenti, cadute dall’alto, ma anche su impatti stradali, violenza ed abbandono. È la nostra “cassetta degli attrezzi”, da condividere con i genitori».
“Mamma, papà…mi proteggete?” Nasce la guida alla prevenzione degli incidenti e manovre salvavita di FIMP
Nel titolo l’esortazione a non dimenticare che anche l’ambito famigliare può essere pericoloso per i bambini se non si presta particolare attenzione, con “Mamma, papà…mi proteggete?” la FIMP ha deciso di mettere nero su bianco i pericoli e suggerire gli accorgimenti per prevenirli, indicando anche quelle manovre che salvano la vita.
«Un volume destinato ai pediatri affinché siano protagonisti di una informazione educativa – spiega Francesco Carlomagno referente nazionale dell’area PUER (Prevenzione, Urgenza, Emergenza responsabili) della Federazione Italiana Medici Pediatri –. Se gli infortuni sul lavoro sono da tempo oggetto di un’attenta analisi in merito all’incidenza, alla tipologia, alle cause e alle conseguenze per persone e aziende; lo stesso non si può dire per gli infortuni che interessano la persona nel proprio ambiente di vita. E nell’ambito degli incidenti quelli domestici in età pediatrica rappresentano un problema di salute non ancora indagato a fondo. Negli ultimi anni sono stati pubblicati diversi volumi destinati ai genitori; invece, questo nostro prodotto editoriale è indirizzato ai pediatri di famiglia, in linea con il ruolo che rivestono all’interno del Servizio Sanitario Nazionale, orientato ad una gestione globale della salute del bambino o dell’adolescente, nel contesto familiare e sociale in cui vive».
I pericoli presi in esame nella guida di FIMP non riguardano solo la casa, ma anche tutti quei contesti in cui si possono nascondere delle insidie per i più piccoli, come l’automobile, il viaggio, e anche la palestra o la piscina. «In questo documento – aggiunge Antonio D’Avino, presidente di FIMP – sono stati presi in considerazione tutti gli ambienti in cui si possono verificare gli incidenti, riportati i pericoli per il bambino e le raccomandazioni in tema di prevenzione divise per fasce di età»
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