Infermiere 118: Certa stampa diffama noi infermieri e sostiene un sistema medico centrista. E’ l’ultima goccia che fa traboccare il vaso.
Infermiere del 118 ci scrive denunciando una serie di articoli di stampa che aiutano a confondere il cittadino e strizzano l’occhio verso un sistema di emergenza urgenza incentrato sul medico.
Ecco la sua lettera.
“Ciao redazione di AssoCareNews,
Sono un infermiere del 118 della regione Sardegna.
Vi seguo da tempo, e leggo le vostre notizie on Line quotidianamente.
Visto gli ultimi articoli da voi pubblicati sul ruolo del l’infermiere all’interno delle ambulanze distribuite nel territorio vorrei mettervi a conoscenza di fatti e articoli pubblicati diffamatori ed elusivi pubblicati nei giorni scorsi su carenze, compensi economici e ruoli dei professionisti.
La situazione è complessa, purtroppo il sistema regionale del 118 sta crollando come un castello di sabbia.
La mentalità, tutt’oggi, rimane chiusa ad un mezzo di soccorso che senza la presenza del medico ma con la presenza di un Infermiere adeguatamente formato, a stento viene definito “mezzo di soccorso avanzato”.
Con corsi di formazione standardizzati e fermi alla base con cui è iniziato il sistema dell’emergenza territoriale ALS PTC avanzato corso maxi emergenze, corsi di formazione dove tutt’oggi si ribadisce, cito letteralmente “L’infermiere non può mettere la maschera laringea nell’arresto cardiaco”.
Un sistema medico centrista che non vuole riconoscere il ruolo dell’infermiere, e la sua crescita esponenziale avvenuta negli anni, che ci permette di lavorare, in un sistema di “urgenza” in piena autonomia per gestire eventi critici.
Ma, purtroppo le cose da raccontare sono tantissime.
Questa è una goccia, goccia che negli ultimi giorni ha fatto traboccare il vaso.
Grazie ragazzi!!!!”.
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