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Investito e ucciso sull’Appia a 11 anni, la zia: ‘Aveva sofferto tanto per la morte del padre, la vita è crudele’

Non riusciranno mai a rassegnarsi al dolore, a darsi una spiegazione, a rispondersi a quei mille perché che da venerdì sera stanno ‘distruggendo’ la famiglia di Romeo, il bimbo di appena 11 anni che è stato investito e ucciso sull’Appia, nel territorio di Terracina. La tragedia vicino al ristorante la Capannina, sotto l’ombra del maestoso Tempio di Giove. È lì che il piccolo è stato falciato da un’auto condotta da un ragazzo di Fondi, di 18 anni appena compiuti, che sembrerebbe essere risultato positivo al test anti-droga: se così fosse, quindi, la sua posizione si aggraverebbe ulteriormente. 

Romeo morto sull’Appia a 11 anni 

Sono strazianti le parole di zia Sara, che al Messaggero ha messo nero su bianco tutto il suo dolore, la sua rabbia. E la sua incredulità per quel destino che a volte non fa ‘sconti’ a nessuno. “Sono distrutta. Non si spiega il dolore che sto provando“, poi il pensiero direttamente a Romeo, a quel bimbo che così piccolo aveva già dovuto fare i conti con un lutto enorme: la perdita del papà. “Ti abbiamo cresciuto con amore dopo la perdita di tuo padre, abbiamo cercato tutti noi di colmare quel dolore, nel nostro piccolo facevamo di tutto per renderti sempre felice. La vita è crudele. Come si fa a sopportare tutto questo?”. 

I messaggi di cordoglio 

Tantissimi i messaggi di cordoglio e vicinanza. La scuola di Viale Colli Aminei, a Napoli, che Romeo frequentava ha pubblicato una nota: lui, allievo della 5D, è andato via troppo presto. Una vita spezzata in pochi e tragici istanti: un’auto, forse, a folle velocità, quel violento impatto e il ‘volo’ per diversi metri sull’asfalto. Prima la corsa disperata in ospedale, poi poche ore dopo la notizia che nessuno si aspettava: il cuore del piccolo ha smesso di battere. E ora la Parrocchia Santi Antonio di Padova e Annibale Maria sta aspettando Romeo per dargli l’ultimo saluto, proprio lui che il 4 giugno scorso aveva ricevuto il dono della Prima Comunione.

La posizione dell’automobilista 18enne

Intanto, mentre un’intera famiglia piange Romeo, gli agenti continuano a indagare e a fare chiarezza sulla dinamica. Stando alle prime informazioni, pare che l’automobilista di 18 anni, quello che ha falciato e ucciso il bimbo, fosse alla guida sotto l’effetto degli stupefacenti e per lui l’accusa è di omicidio stradale. 

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