ROMA – Ciro a spezzoni per non rimandarlo in frantumi o Ciro di nuovo tutto d’un pezzo dall’inizio? Sarri non lo costringerà a sbavare dalla panchina contro la Juve, è intenzionato a farlo giocare, non ha preclusioni a rilanciarlo dall’inizio sabato sera. Passi per Monza, dove Mau ha deciso di farlo entrare in corsa dopo il colloquio serale di sabato. Ma nella grande notte dell’Olimpico il bomber-show Immobile conta di esserci dal primo minuto. La decisione di Monza è stata spiegata adducendo motivazioni prudenziali: «Fisicamente ne sta uscendo fuori bene. Abbiamo parlato alla vigilia e mi ha detto “ho fatto 5 allenamenti”, gli ho detto invertiamo, parti dalla panchina ed entri. Abbiamo deciso così», ha spiegato il tecnico a partita finita. Quei cinque allenamenti sono diventati sei con quello di lunedì, diventeranno dieci tra la doppia seduta di oggi e le singole di domani e venerdì. Stando a come la pensa Sarri possono bastare per immaginare Ciro in campo contro la Juve, di nuovo titolare un mese e passa dopo Napoli. Non sembra il caso di fare pretattica.
Le precauzioni
In altri tempi Immobile avrebbe giocato a Monza e non si sarebbe posto il dilemma successivo. Ma i tempi sono cambiati, i quattro stiramenti di quest’anno spingono medici e allenatore a valutare ogni passo, a programmare una gestione prudente rispetto agli sforzi settimanali e al minutaggio in partita. Dietro la decisione di Monza c’è stata sicuramente una motivazione fisica, ma qualche riflessione tecnica è stata fatta. La presenza di Felipe in avanti, contro un Monza che Palladino vuole a metà tra le marcature asfissianti e il palleggio ricamato, per Sarri è stata sicuramente d’aiuto. L’esperimento falso nueve invece non ha funzionato a Torino all’andata in campionato (3-0 per la Juve) e neppure nel secondo tempo del match di Coppa Italia giocato a febbraio (1-0 per la Juve). Ciro aveva saltato la prima gara perché a rischio stiramento dopo il tentativo di recupero (fallito) per il derby e per il Monza. In Coppa era partito titolare, era stato sostituito nell’intervallo.
La settimana
La corsa di Immobile ripartirà oggi a Formello, deve piazzare uno sprint irresistibile per arrivare a sabato in condizioni migliori. Un mese di rodaggio, dopo ogni stiramento, è necessario per tornare al top. Ciro ha già dato quest’anno, ha pagato dazio più di ogni altro attaccante, s’è fermato quattro volte per problemi muscolari simili, ma diversi. A Formello parlano di cadute, non di ricadute. Restano dieci partite da giocare, sono dieci finali. Sarri e tutti i laziali si augurano che Immobile possa giocarle tutte garantendo un nuovo bottino di gol per ipotecare la Champions e centrarla. In vista del futuro, già a gennaio, era stato valutato l’acquisto di Retegui del Tigre, prima che esplodesse in Nazionale. Oggi ha una valutazione di almeno 15 milioni e l’Inter sta provando a sbaragliare la concorrenza. Da settimane rimbalzano nomi su nomi dall’estero. Uno è Boniface dell’Union Saint-Gilloise, gioca in Belgio, è nigeriano, ha 22 anni, è alto 1,93, si ispira a Osimhen. Si continua a parlare di Jutglà, è spagnolo, gioca nel Bruges, per lui si è ipotizzato un viaggio di Tare in Belgio, smentito. C’è chi ha associato Ben Brereton Diaz alla Lazio, ma gioca in Championship con il Blackburn. Nazionale cileno, cittadinanza britannica, ha 23 anni. Resta nell’aria il nome di Roland Sallai, attaccante del Friburgo. Viene affibbiato a Tare come prescelto per il ruolo di vice Immobile. Intanto è un esterno e non verrà a meno che non lo prenda Lotito o chi per lui.
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