Mara Sattei ospite nella puntata de Le iene ha portato un profondo monologo in cui ha parlato della forza ritrovata grazie alla Fede.
Martedì 28 febbraio 2023 è andata in onda una nuova puntata de Le Iene. Tra i vari servizi trasmessi, è arrivata in studio Mara Sattei. Ad inizio mese abbiamo visto la cantante al Festival di Sanremo 2023 dove ci ha conquistato con il suo brano Duemilaminuti, scritto dal cantante Damiano David dei Maneskin.
In passato, la ricorderete, ha fatto parte della scuola di Amici come allieva. Dopo il talent show la sua carriera ha avuto alcuni alti e bassi. Negli ultimi mesi però ha spiccato praticamente il volo. Proprio la giovanissima artista, ospite del programma condotto da Belen Rodriguez, ha portato in onda un bellissimo monologo. Le sue parole hanno raccontato la fede e il suo amore incommensurabile per la musica. La cantante spiega di aver ritrovato la forza attraverso la preghiera. Il suo discorso è stato profondo e toccante, ma vediamo nel dettaglio cosa ha raccontato.
Mara Sattei a Le iene racconta della forza ritrovata nella Fede e del suo amore per la musica
Mara Sattei, reduce dalla 73esima edizione del Festival di Sanremo dove ha portato il brano Duemilaminuti, è stata ospite della puntata de Le Iene del 28 febbraio 2023. L’artista, come hanno fatto anche i precedenti personaggi arrivati in studio, ha portato un monologo che ha emozionato decisamente il pubblico.
Al centro delle sue dichiarazioni ha messo la fede e il suo amore per la musica. Ha raccontato di quando aveva 8 anni, si trovava al mare insieme a degli amici e stava per arrivare il tramonto. Lei, in quel momento, dice di aver alzato gli occhi e di aver capito quanto fosse grande il cielo: “In quel momento mi sono sentita meno sola, è come se avessi capito che qualcuno era lì ad ascoltarmi”. Mara svela che la musica in qualche modo l’ha legata e messa in contatto con qualcosa che va oltre ciò che può comprendere: “Chi canta prega due volte e credere in Dio mi ha dato la forza di combattere… mi ha fatto sentire amata e mai dimenticata”.
Nel monologo ha spiegato che credere le ha dato la possibilità di apprezzare cose che non sono materiali, a dare importanza a momenti, alle persone che fanno parte della sua vita, anche solo attraverso una telefonata. Ed è anche grazie alla musica, che per lei in qualche modo è legata alla fede, che ha compreso tutto questo. Adesso è capace di sognare e si sente libera, amata ma soprattutto ‘viva’: “La mia preghiera è dire semplicemente grazie per tutto questo”.