Mario Caucci, parla l'ex marito di Noemi Bocchi. E attacca pesantemente lei e Totti

Mario Caucci tra Noemi e Totti, un anno dopo. Tanto è passato dall’ultima volta in cui l’ex marito della 34enne ha parlato, al Messaggero, della storia con Totti. Un argomento che ha deciso di riaffrontare quest’oggi, proprio mentre la coppia sta per terminare la costruzione del proprio nido d’amore. E i toni, usati ai microfoni del settimanale Chi, sono tutt’altro che in linea con il momento. L’uomo esordisce chiarendo quali sono i rapporti con la ex moglie, che lo ha di recente citato in giudizio per maltrattamenti.

MARIO CAUCCI: “NOEMI MI HA EMARGINATO DALLA MIA FAMIGLIA”

“Grazie a me, la nostra è stata la storia più bella del mondo. Quindi chiunque lei sceglierà ora non riuscirà mai ad eguagliarla. Perchè io l’ho amata più di ogni altra cosa al mondo“. “Per lei – prosegue – ho fatto guerre e discusso con tutta la mia famiglia. Mi dicevano di stare attento e che non era la strada giusta. Sono stato emarginato perchè più ero solo e meglio potevo essere governato“. Caucci si sofferma poi sulla vita agiata che, grazie alla sua attività di imprenditore, conduceva con Noemi.

MARIO CAUCCI: “NOEMI SA COSA VUOLE E COME OTTENERLO”

E non esclude che proprio questo abbia contribuito alla fine del rapporto. “La felicità che cercavamo passava attraverso l’acquisizione di beni materiali. I valori umani venivano sempre meno. Dovevamo andare in posti esclusivi per le feste, la borsa o l’anello. Lei però tutto questo oggi l’ha dimenticato. Ha sempre saputo e continua a sapere cosa vuole e come fare per ottenerlo. Ha sfruttato ogni opportunità, passando sopra tutto e macinando rapporti, sentimenti e famiglie“.

MARIO CAUCCI E LA ‘RICHIESTA’ A TOTTI

Un’arrivista dunque. Disposta anche a mentire: “Siete sicuri – chiede l’ex marito – che sia laureata? Che faccia la flower designer? Che sia di Roma Nord? Che provenga da una famiglia ricchissima?“. Ma Caucci ne ha anche per Francesco Totti: “Liberissimo di fare ciò che vuole. Ma almeno preservi i miei figli, uniche vittime, che dopo vent’anni sono stati catapultati in un’altra famiglia. E’ ingiusto che siano finiti in un mondo così lontano da loro. Per dire, l’altro giorno mia figlia mi ha detto che c’era un fotografo“.