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Rocca fissa le priorità dei primi 100 giorni. E sul bilancio: “E' un elemento che mi preoccupa”

Redazione 12 marzo 2023 16:33

È un Francesco Rocca sollevato quello che si presenta in conferenza stampa per presentare la sua giunta. Le trattative – a suo dire – non sono state complesse [qui il racconto del caos delle trattative], ma la sensazione di liberazione che trasmette la sua postura e il tono di voce sembrano smentirlo. Finalmente si può cominciare e l’ex capo della Croce Rossa sembra non vedere l’ora. Così la conferenza diventa quasi un momento per fissare delle linee programmatiche, mettere delle bandierine, segnare delle priorità. 

Prima ancora della squadra Rocca annuncia che “tra una quindicina di giorni, più o meno, ci rivedremo con giornalisti perché la situazione economico-finanziaria non è delle migliori”. Il presidente annuncia che è in corso una valutazione del bilancio. “Quest’ultimo è l’elemento che più mi preoccupa, perché ovviamente in quelle condizioni può limitare l’esercizio dell’attività amministrativa in maniera piena e totale. Sto svolgendo un’attività ricognitoria molto importante, che poi verrà presentata alla stampa e ai cittadini per far conoscere anche il punto di partenza”.

Quindi chiede di non essere giudicato sulle prima stesura di bilancio, necessaria per far partire la macchina, bensì a partire dall’assestamento che arriverà in primavera inoltrata: “La prima attività sarà il bilancio, ricordo che siamo senza. Sarà un bilancio tecnico-fotocopia, per consentire il proseguimento dell’attività amministrativa. Essendo un atto politico, la discussione sul bilancio sarà all’interno dell’assestamento che faremo in primavera, tra maggio e giugno”. 

Incalzato sui primi 100 giorni, non si tira indietro senza produrre slogan o titoli per i quali si dice “non essere particolarmente bravo”. “I primi tre obiettivi dei primi 100 giorni sono sicuramente la sanità e i pronto soccorsi. Poi dare massima accelerazione alla ricostruzione dei territori terremotati, e ci sarà un’attenzione senza precedenti per fare in modo di recuperare il tempo perduto su questo. E infine le grandi opere, le infrastrutture, per far ripartire l’economia”.

Già, la sanità, la delega che terrà per sè. “Terrò per me la delega alla Sanità per affrontare questa sfida. È un impegno sul quale ho messo la faccia e quindi mi assumo in prima persona la responsabilità come presidente”. Quindi Rocca annuncia che “stiamo già lavorando per i tempi di attesa in sanità- ha proseguito- per rimuovere entro i primi cento giorni la situazione orribile che si vive nei pronto soccorso. Ci vorrà qualche settimana, ma mi sento ottimista che entro i cento giorni ce la faremo”.

Per capire se la regione Lazio ha bisogno di nuovi letti, ha poi fatto sapere il presidente, rispondendo ai giornalisti, bisogna “prima capire se gli attuali sono sfruttati e se tutto il privato accreditato mette a disposizione tutti i posti dichiarati”. Secondo Rocca c’è poi “questa pessima abitudine per la quale il fine settimana non si dimette, c’è un picco epidemiologico evidentemente nel week end, dovrò chiedere aiuto ai miei amici all’Oms”, ha ironizzato. E ancora Rocca:
“Mi mortifica come cittadino del Lazio vedere la sanità in difficoltà e i nostri operatori così esposti e sacrificati, mortificati. Proprio oggi è la giornata per la loro sicurezza”.

Le liste d’attesa sono argomento caro a Rocca che spiega: “Si sta già lavorando sui tempi di attesa in sanità e rimuovere nei primi 100 giorni la situazione orribile che si vive nei pronto soccorso della nostra regione. L’obiettivo è quello di portare tutte le visite specialistiche e diagnostiche all’interno del Recup, il centralino unico della Regione. Non solo quelle delle strutture pubbliche ma anche di quelle accreditate”.

Infine l’impegno: “La Regione tornerà ad essere la casa dei sindaci, con una grandissima capacità di ascolto ai nostri territori. È finita la stagione della mancanza di dialogo. Questa è la casa di tutti i sindaci- ha aggiunto Rocca- non c’è un’attenzione che verrà rivolta ad un colore politico o ad un altro. I cittadini hanno bisogno di risposte concrete”.

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