Roma. Era diventato un ‘covo’ di pregiudicati e al suo interno le violazioni sia rispetto alle norme sull’igiene sia a quelle inerenti alla sicurezza, spesso e volentieri venivano infrante se non addirittura mai applicate. Queste le motivazioni, accertatale a più riprese ed oggetto di indagine — che hanno portato i Carabinieri a chiudere l’esercizio.
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Il provvedimento dei Carabinieri
In particolare, i carabinieri della Stazione Roma Tomba di Nerone hanno notificato al titolare di un minimarket di via Vibio Mariano un provvedimento di sospensione della licenza dell’esercizio emesso dalla Questura di Roma, ai sensi dell’ex Art. 100 del T.U.L.P.S.A tale provvedimento si è arrivati a seguito di ripetute violazioni accertate, a più riprese, sia dai Carabinieri della Stazione Roma Tomba di Nerone, sia dal personale della Polizia di Roma Capitale, Gruppo Cassia.
Le violazioni
Il locale che era frequentato assiduamente da soggetti pregiudicati si caratterizzava anche per la ripetuta presenza di assembramenti in violazione della normativa di prevenzione del contagio da Covid-19, nonché per il mancato rispetto delle norme sull’igiene e sulla sicurezza sui luoghi di lavoro ma non solo. Non mancavano, infatti, riproduzioni sonore a porte aperte, l’assenza di strumentazione per la misurazione del tasso alcolemico e della S.C.I.A. Tutti aspetti che hanno contribuita alla revoca della licenza da parte dei militari.