«Accogliamo con piacere la trasversalità con la quale è stata votata la nostra mozione di tutela e potenziamento del Sistema Sanitario Nazionale, ma non possiamo fare finta che vada tutto bene. La sanità italiana è in difficoltà e ha immediato bisogno di risorse. Eppure, al di là degli slogan, nella legge di Bilancio non è stato messo nemmeno un euro per la sanità. Nonostante fosse possibile derogare ancora per un anno al Patto di Stabilità. Una deroga che è stato proposto di sfruttare per finanziare le armi e non per la sanità. Sono stati trovati i soldi per le società calcistiche, ma per la sanità no». Lo scrivono in una nota i Deputati del Movimento 5 Stelle in Commissione Affari Sociali Gilda Sportiello, prima firmataria della mozione, e Andrea Quartini, intervenuto questa mattina in Aula alla Camera per la dichiarazione di voto.
«Il collasso dei pronto soccorso del nostro Paese – continuano i Deputati – è l’emblema di un sistema che non sta funzionando, ha bisogno di essere rifinanziato e regge non certo grazie alla politica, ma solo grazie ai professionisti della sanità: medici, infermieri e Oss che ogni giorno dedicano se stessi alla tenuta del sistema. Esiste purtroppo un atteggiamento tolemaico, da parte di questo governo, che coltiva le proprie credenze senza un confronto con i fatti e non crede alle agenzie indipendenti. Così come già successo su Reddito di cittadinanza e su Superbonus, allo stesso modo non crede a Gimbe e all’Ocse, che dicono che la sanità ha bisogno di maggiori risorse. Quelle risorse che il Movimento 5 Stelle, quando era al governo, ha sempre aumentato, invertendo la rotta rispetto ad anni di grossi tagli e investendo come non si faceva da tempo».
«Oggi mancano dai 25 ai 37 miliardi, è un buco enorme che non consente alla sanità di essere garantita a tutti i cittadini. Anche le Regioni, perlopiù amministrate dal centrodestra, lamentano di non poter disporre delle risorse sufficienti, con il rischio concreto di non riuscire ad assistere le fasce più deboli della popolazione. Il diritto alla salute, non ci stancheremo mai di ripeterlo, è l’unico che la nostra Costituzione definisce fondamentale. È il diritto dei diritti. E il SSN è patrimonio di tutti, un bene comune. È inaccettabile che non gli venga dato il valore che il personale sanitario e i cittadini meritano» concludono i Deputati.
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