Il Csa, Coordinamento sindacale autonomo, protesta all’attenzione del comandante della polizia locale di Cassino, Pasquale Pugliese, tra l’altro ritenendo che non possa ricoprire la sua carica di dirigente per via della sua non appartenenza al corpo.
Scrivendo anche al dirigente dell’area sicurezza, che altri non è che il segretario generale Pasquale Loffredo, i sindacalisti Paolo Pandolfi e Luciano Ferrara invocano un incontro urgente per “verificare la disponibilità dell’amministrazione rispetto alle problematiche rappresentate”. Altrimenti verrà proclamato lo stato di agitazione.
Si lamenta innanzitutto la carenza di organico, ridotto a 15 anziché 88 vigili urbani, di fatto troppo pochi per essere ovunque. Il Comune, nel mentre, è impegnato nel ricorso al Tar contro l’assunzione al Ministero di altri candidati risultati idonei nell’ultimo concorso effettuato.
La missiva di Pandolfi e Ferrara, l’uno segretario provinciale del Csa e l’altro coordinatore del relativo dipartimento polizia locale, è stata indirizzata per conoscenza anche al sindaco Enzo Salera nonché all’assessora al ramo Barbara Alifuoco.
Polizia locale, la carenza di organico
Per il funzionamento della Polizia, come prevede la normativa nazionale e premette il sindacato autonomo di regioni e autonomie locali, servono “almeno due unità operative per ogni ottocento abitanti o frazione superiore a quattrocento abitanti, ovvero di almeno due unità per ogni seicento abitanti per i comuni capoluoghi di provincia”. Nel caso di Cassino, che conta oltre 35 mila abitanti, la dotazione dovrebbe essere quindi di 88 unità. Invece, come detto, ce ne sono soltanto 15.
Di questi quindici, però, due sono esentati dal servizio esterno e andranno in pensione tra la fine del 2022 e gli inizi del 2023. Un altro usufruisce di congedi straordinari, mentre ulteriori sei sono ultrasessantenni e con esenzioni dal servizio. Di fatto sono sei che svolgono servizi sia interni che esterni.
Da qui, a detta della sigla sindacale, “l’impossibilità oggettiva a svolgere tutta quella serie di attività connesse al delicato ruolo di Polizia locale”. Parlano dei compiti di polizia stradale, amministrativa e giudiziaria, urbana, rurale, ambientale, edilizia, demaniale, commerciale, annonaria, metrica, sanitaria, veterinaria. Nonché di regolazione del traffico, pubblica sicurezza, protezione civile, rappresentanza istituzionale, notifiche, riscossione, trattazione dei ricorsi a giudice di pace o prefetto. E poi ancora messa a ruolo dei verbali, rilievi durante gli incidenti stradali e la predisposizione di atti amministrativi. Per il Csa, dunque, sono evidenti “le ricadute sulla funzionalità del Corpo e sulle risposte da fornire al cittadino”.
Csa: “Fanno anche la depenalizzazione”
Si protesta anche per il fatto che il servizio di depenalizzazione è stato affidato all’area sicurezza anche se “non rientra, per costante prassi amministrativa, tra le tipiche attività afferenti il servizio di polizia locale”. Si fa presente altresì “la possibilità di costituire potenziale conflitto di interessi come peraltro paventato da diverse organizzazioni sindacali atteso che il contenzioso riguarda l’ente nel suo insieme, dotato nella sua articolazione di area legale, e che quindi ben poteva, vista la criticità anche numerica ut supra descritta, essere assegnato ad altre aree”.
Nell’area sicurezza, in ogni caso, “nessuna unità veniva prevista per l’area sicurezza” all’interno del piano di fabbisogno annuale del personale. Sono stati assunti esclusivamente tecnici e amministrativi. Si richiedono, pertanto, assunzioni di personale di categoria C.
Non solo: “In secundis di non distogliere gli attuali operatori di Polizia Locale dalle attività d’istituto, con compiti non rientranti nel profilo professionale e nelle mansioni previste dalla legge, regolamenti e funzionigrammi amministrativi della Polizia Locale d’Italia”. Si fa riferimento allo svolgiomento del ruolo di autista, “inquadrato in diversa e inferiore categoria professionale”.
Altre due questioni: Folcara e comandante
Con l’occasione, inoltre, si evidenzia “la problematica relativa alla scadenza della convenzione tra il Comune di Cassino e l’Università degli studi di Cassino e del Lazio Meridionale, ed avente ad oggetto l’apertura al traffico veicolare della viabilità privata interna al Campus Folcara, quale misura sperimentale temporanea per decongestionare del traffico in ingresso agli istituti di istruzione superiore di Via Sant’Angelo in Theodice”. Era stata stipulata in relazione ai lavori di Acea che interessavano la viabilità provinciale nelle immediate vicinanze degli istituti scolastici.
“Vista l’affluenza studentesca giornaliera stimata di circa 2600 ragazzi, vista la massiva affluenza del traffico veicolare, su un tratto di strada provinciale, visto che l’apertura sperimentale – scrivono Pandolfi e Ferrara – rappresentava una valida alternativa alla decongestione del traffico veicolare, si chiede con cortese urgenza di rinnovare la suddetta Convenzione, notiziando sin da ora che in attesa del rinnovo, la mancata apertura potrebbe determinare ingorghi, nonostante la presenza di personale di questo Comando”.
“Infine ma di primaria importanza, la figura del Comandante, al vertice del corpo di Polizia Locale è posto un Comandante, anche egli con qualifica di Polizia Locale, che ha la responsabilità del Corpo e ne risponde direttamente al Sindaco. Tale posizione, deve aggiungersi, non è affidabile ad un dirigente amministrativo che non abbia lo status di appartenente al corpo di Polizia Locale”. In conclusione: “Si resta in attesa di conoscere, prioritariamente l’aspetto relativo alla figura del Comandante del Corpo, vista l’imminente scadenza dell’istituto del comando del dottor Pasquale Pugliese, considerato che è l’unica unità attualmente in organico in possesso dei necessari requisiti”.