L’auto deriva dalla 812 GTS, che poi sarebbe la spider della Superfast. Finiture interne in Alcantara
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In un momento di totale incertezza, per il mercato auto, i progetti speciali, i programmi che danno vita ad esemplari unici, quelle auto che una volta venivano definite “Fuoriserie”, stanno riprendendo vigore e la Ferrari SP51 ne è l’esempio classico. Oggi si chiamano “One-Off”, ma il concetto non cambia: esemplari unici, cuciti su misura, secondo le indicazioni di pochi fortunati clienti, derivate da prodotti di serie.
In Ferrari, c’è proprio un dipartimento “Progetti Speciali”, cui si rivolgono coloro che vogliono questi monelli unici, caratterizzati da un design esclusivo. L’idea proposta dal committente, ovviamente, viene sviluppata dai tecnici e dai designer del Centro Stile di Maranello e si procede esattamente come per un modello nuovo: prima con una creazione in scala, poi, dopo le opportune modifiche, con la versione definitiva.
L’ultima One-Off prodotta dalla casa del cavallino rampante, la SP51, è stata sapientemente realizzata, sotto la guida di Flavio Manzoni, direttore del Centro Stile. Si tratta di una spider, con motore V12 alloggiato anteriormente, che deriva direttamente dalla 812 GTS, che poi sarebbe la spider della Superfast, da cui eredita: impostazione, telaio e motorizzazione. Prima di passare ai dettagli, vediamo di fare un minimo ripasso tecnico.
Propulsore V12 di 6.5 litri, capace di 800 Cv a 8.900 giri, con coppia massima di 718 Nm (l’80% si raggiunge a 3.500 giri) gestito da un sistema d’iniezione, che pompa a 350 bar. Il cambio è l’F1 dual-clutch a 7 rapporti, particolarmente rapido, soprattutto se messo in modalità sportiva. Anche l’elettronica è aggiornata per offrire le massime prestazioni e la massima libertà di gestione al pilota.
Chiariti questi concetti, arriviamo al dunque: si tratta di una roadster assolutamente priva di tetto, nel senso che potete prenderla solo con il bel tempo, se piove “Pazienza”. Lo stile sfoggia linee tese e muscolose, ma al tempo stesso sinuose, insomma, basta guardarla per capire. Abbondante l’uso di elementi in fibra di carbonio, sia per particolari interni, che esterni, come le due prese d’aria del cofano motore. La tinta non poteva non essere un “Rosso Passionale”, un nuovo colore triplo strato, ovviamente esclusivo per questa vettura, impreziosito da strisce sportive longitudinali bianche e blu, ispirate alla Ferrari 410 S del 1955. Alette in fibra di carbonio su tutte le razze, anche per i cerchi dedicati, diamantati.
Dietro l’abitacolo, si notano appena i due elementi, definiti “A gobba”, che sembrano mascherare elegantemente le strutture di protezione.
Una soluzione, che strizza l’occhio ad un design dei primi anni 60. Internamente, domina l’Alcantara, nella stessa colorazione Rosso Passionale degli esterni, che genera un bel contrasto, con il bianco ed il blu, del tunnel centrale e della fascia compresa tra i sedili. Questa One-Off Ferrari SP51 è stata richiesta da un cliente (facoltoso, aggiungiamo noi) e collezionista di Taiwan.
Giovanni Massini