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Spopola un nuovo filtro su TikTok e si riapre il dibattito sulla bellezza

Abbiamo tutti subìto il fascino dei filtri sui social network almeno una volta negli ultimi anni. E se prima l’interesse era più mosso dalla curiosità che nasce naturalmente nei confronti di tutto ciò che è nuovo, col tempo poi la possibilità di eliminare ogni difetto dal nostro viso, attraverso la tecnologia, ci ha completamente sedotti, e mai più abbandonati.

Del resto, chi è che non ha mai sognato una pozione magica o un incantesimo per far sparire immediatamente dal viso tutti i segni del tempo e le imperfezioni? Chi non hai mai desiderato avere una pelle dal colore della porcellana, il naso all’insù o gli occhi da cerbiatta?

E se i più saggi ci hanno insegnato che sono i difetti a caratterizzarci, e a renderci unici, è bastato il primo filtro bellezza diffuso sui social network, e poi tutti quelli successivi, a cancellare ogni traccia di quel prezioso insegnamento. Perché come si fa, oggettivamente, a non cedere alla tentazione di utilizzare il Bold Glamour filter, per esempio?

Se vi state chiedendo cos’è, esattamente, questo Bold Glamour filter, ve lo spieghiamo subito. Non è solo il filtro più popolare del momento su TikTok, ma è anche un vero e proprio standard di bellezza, quello al quale, evidentemente, aspirano centinaia di migliaia di donne di tutto il mondo.

Zigomi scolpiti, labbra carnose e rosate, sopracciglia scure e curate, una pelle senza pori, rughe o imperfezioni e una luce particolarmente dorata e scintillante che si posa nei punti giusti. Questa è l’immagine che sta spopolando negli oltre 20 milioni di video che stanno circolando su TikTok nelle ultime settimane, e che confermano che apparire è più importante di essere, oggi come non mai.

Non che sia una novità in senso assoluto, quella di ritrovarci davanti all’ennesimo filtro bellezza ben pensato, e neanche quella di ricorrere alla manipolazione delle immagini per apparire più attraenti. Neanche molto tempo fa, infatti, ci pensavano i software dedicati all’editing delle immagini e i programmi di fotoritocco a cancellare ogni traccia dei difetti. Ma quella era una cosa che apparteneva solo alle celebrities che apparivano sulle copertine patinate dei magazine internazionali.

Giusto o sbagliato che era, si trattava di qualcosa che non riguardava la quotidianità, quanto più quei canoni di bellezza che poi, con il tempo, abbiamo cercato di abolire. Eppure, adesso è chiaro, a nulla è servita quell’inversione di tendenza che ha promosso il body positive e la bellezza naturale, quella unica e imperfetta. Perché se milioni di ragazze e di donne ogni giorno scelgono di mostrarsi solo ed esclusivamente attraverso un filtro sui social, è opportuno interrogarsi sulla direzione che la società sta prendendo.

Ora, non vogliamo dare la colpa al Bold Glamour filter, questo è chiaro. Anche perché si tratta solo dell’ennesimo filtro circolante sui social network. Quello su cui vogliamo riflettere è, in realtà, il fatto che quello che doveva essere solo uno strumento goliardico ha superato i confini del divertimento trasformandosi in un’ossessione. Come è successo ad Anika, quella che un tempo era stata proclamata a regina di Snapchat e che si è rivolta a un medico chirurgo per cambiare il suo aspetto, per renderlo il più possibile simile ai filtri di bellezza che spopolavano sulla piattaforma.

La sua storia è stata raccontata sul The Guardian nel 2019, e non è stata di certo l’unica. Appena ventenne e reduce da un successo internazionale sul social network in questione, la ragazza si è dovuta scontrare con una realtà ben diversa da quella che viveva in rete. Quando i suoi follower hanno chiesto a gran voce di incontrarla dal vivo, l’influencer si è resa conto di non essere pronta a lasciare quella che era ormai diventata la sua comfort zone. La sua paura più grande, infatti, era quella di mostrarsi al mondo intero nella sua autenticità, e quindi senza filtri.

È stato allora che ha scelto di rivolgersi a diversi esperti per chiedere di sottoporsi a interventi chirurgici che la rendessero simile ai filtri che solitamente usava. Ma la richiesta di Anika, dovete sapere, è solo una delle tante che ogni giorno arrivano sul tavolo di tutti i chirurghi.

E questo ci riporta a oggi, e al celebre filtro Bold Glamour che ha, inevitabilmente, riaperto il dibattito sulla bellezza. A scagliarsi contro il filtro più popolare di TikTok è stata, nei scorsi giorni, Dove che ha lanciato la campagna social #TurnYourBack che invita a rifiutare l’utilizzo di questo: “Nessun filtro dovrebbe dirti come guardare. L’80% delle ragazze utilizza già i filtri all’età di 13 anni. Non c’è da stupirsi che la loro percezione della bellezza e la loro autostima siano distorte. Aiuta a invertire il danno. La vera bellezza è audace”.

I filtri bellezza, però, non vengono solo utilizzati sui social, ma diventano anche il nuovo standard di bellezza odierna.“Sempre di più i giovani chiedono trattamenti estremi” ha dichiarato Francesco Stagno d’Alcontres, presidente della Società italiana di chirurgia plastica ricostruttiva-rigenerativa ed estetica, al Messaggero“I pericoli sono tanti e la competenza in questo settore è indispensabile”.

“Negli ultimi 6-7 anni si è abbassata di molto l’età dei giovani che voglio farsi ritoccare” – ha continuato poi il presidente della Sicpre – “Ormai sono per lo più ventenni, ma ce ne sono anche molto più giovani. Precisiamo però chi ha specializzazione in chirurgia plastica spesso rifiuta di fare questi trattamenti”.

E intendiamoci, questo discorso non ha nulla a che vedere con il desiderio di migliorare il proprio aspetto fisico o correggere un’imperfezione del viso che non ci va sentire a nostro agio. Perché voler assomigliare a un filtro bellezza è qualcosa di molto diverso dallo scegliere di effettuare una rinoplastica per cambiare il proprio naso. In questo caso, infatti, la scelta è quella di cambiare totalmente i tratti del proprio volto per diventare più belli, ma soprattutto per essere riconoscibili e accettabili sul web.

Se sia tutta colpa dei social network, e di quel pericoloso trend che il medico estetico Tijion Esho ha definito “dismorfia da selfie“, non possiamo dirlo con certezza, quello che è certo è che il fenomeno non solo è in continua ascesa, ma riguarda soprattutto le giovanissime e quindi le future generazioni. È evidente che questo rischia di mettere in pericolo la propria identità per trovare un posto in questa società che continua a chiedere di apparire, piuttosto che di essere.

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