Tarquinia, ponte chiuso a Riva dei Tarquini, nulla si muove, i residenti pronti ad una class action. Il tavolo tecnico promesso circa un mese fa, quando il ponte fu dichiarato inagibile, ancora non è stato convocato; intanto la Litoranea a nord è tagliata in due con disagi e anche incidenti su quella strada considerata viabilità secondaria (la strada dei due ponti), auto impantanate nelle strade vicinali soccorse dai residenti; oltre al danno la beffa.
A farsi portavoce dell’estremo disagio che stanno vivendo molti cittadini è Pietro Serafini, proprietario tra l’altro di un agriturismo nella zona, che spiega che se non si interviene e presto, si troverà impossibilitato a continuare l’attività. “Siamo semplicemente abbandonati a noi stessi – riferisce Serafini -. Comune e Provincia non hanno ancora convocato un tavolo tecnico risolutivo per affrontare la problematica del ponte chiuso a Riva dei Tarquini. Questa situazione sta creando ingenti danni alla comunità ed a fruitori della zona stessa, visto che i nuovi dispositivi tecnologici tipo Tom Tom e google maps indicano come viabilità secondaria la strada dei due ponti di pertinenza comunale. Nel weekend appena trascorso molte autovetture si sono impantanate nelle strade vicinali ed i residenti sono stati costretti non solo farsi carico del soccorso stradale, con trattori e mezzi propri, ma addirittura ospitare i malcapitati in casa propria ed offrire un ristoro provvisorio date le numerose richieste di soccorso”.
“Oltre la beffa anche il danno, visto che le casse comunali e provinciali dovranno risarcire le auto danneggiate – continua -. I residenti sono certi che tra l’amministrazione comunale e quella provinciale ci sia un problema politico e che a farne le spese sia tutto il comparto di Riva dei Tarquini. Per fronteggiare il problema stanno creando una class action chiedendo al prefetto che sicuramente riuscirà a far dialogare le due amministrazioni”.
Infatti, da notizie trapelate, la celerità promessa non sembra realizzabile: “La tempistica per la risoluzione del problema sembra complicata visto che si parla di un anno mentre la Sat – concludono i residenti -, spietatamente, incasserà qualche milione di euro in più dai pedaggi autostradali” .
Infatti, l’unica strada percorribile nella sua interezza è ad oggi èl’autostrada, ma per raggiungere alcune residenze e gli agriturismi, si deve allungare di 20 o più chilometri.