Terracina. Dopo i terremoti interni al Municipio, di certo, non sarà più la stessa cosa. Ad ogni modo, Roberta Tintari, ora, non è più ristretta agli arresti domiciliari. L’ex sindaca era stata arrestata nell’ambito di una operazione dei carabinieri.
L’ex sindaca Tintari nuovamente in libertà
Oltre a lei, quella mattinata del 19 luglio, furono fermati anche il presidente del Consiglio comunale e l’assessore ai Lavori pubblici. Nello specifico, la Tintari era stata arrestata dalla Procura della Repubblica di Latina per l’inchiesta sul demanio, denominata Free Beach, condotta sul campo dalla Guardia costiera e dall’Arma dei Carabinieri.
Obbligo di firma
Ora, però, il Tribunale ordinario di Roma – Sezione speciale per il Riesame delle misure cautelari e reali, ha rimesso in libertà l’ex sindaca di Terracina. Per lei obbligo di firma ogni martedì e venerdì.
Leggi anche: ”Modello Terracina”, la stretta dell’Antimafia su politica e assunzioni pilotate
Gli antecedenti
L’indagine sugli arrestati da parte della Procura di Latina è partita da una serie di controlli effettuati dalla Guardia Costiera nell’ambito dell’istituzionale attività “Mare Sicuro 2019”. I controlli in questione si erano concentrati, in particolare, su alcune aree oggetto di concessione demaniale e, successivamente, l’Arena del Molo di Terracina.
Le indagini e le accuse
L’indagine ha permesso di portare a galla una serie di fatti di rilievo penale, tutti connessi alla gestione dei servizi relativi alla balneazione. Ma non è tutto. Sono state ‘scoperte’ anche illegittime sanatorie che hanno riguardato opere e manufatti inesistiti sul pubblico demanio marittimo: si tratta di lavori e opere pubbliche eseguite e commissionate dal Comune, senza contare l’illegittima acquisizione e gestione di fondi economici strutturali.