Gli scienziati ucraini, insieme a un gruppo di colleghi britannici, stanno sviluppando un nuovo sistema di intelligenza artificiale che si spera li aiuterà a valutare le ferite da schegge subite dalle vittime degli attacchi della Russia. In pratica, il nuovo sistema a cui stanno lavorando dovrebbe analizzare in autonomia le immagini delle lesioni ottenute tramite Tc. Alla fine ai medici verranno date informazioni circa il tipo di materiale che ha causato la ferita, la sua esatta posizione e se c’è bisogno o meno di intervenire con urgenza per rimuovere la scheggia. Kyrylo Smelyakov della National University of Radio Electronics di Kharkiv e i suoi colleghi, che stanno lavorando all’ambizioso progetto, sperano di riuscire ad accelerare le cure negli ospedali affollati e a corto di personale in tutta l’Ucraina, rivelando informazioni sulle ferite che potrebbero non essere evidenti ad occhio nudo.
Le ferite da scheggia vengono riprodotte con la stampa 3D
Tuttavia, riuscire ad addestrate un simile sistema di intelligenza artificiale richiede molti dati e un mezzo per controllare se l’IA sta valutando accuratamente quali sono gli oggetti estranei rimasti all’interno delle ferite. Il team di Smelyakov ha tentato di raccogliere queste informazioni inserendo diversi materiali nel tessuto di maiali morti, ma questo metodo è impreciso e il movimento del tessuto animale durante le scansioni TC riduce la qualità dei dati raccolti. Per migliorare la raccolta di dati, il team di Smelyakov sta prendendo parte alla Twinning Initiative tra Regno Unito e Ucraina, un progetto che collega le università in Ucraina con altre in tutto il mondo per aiutare gli scienziati in difficoltà a causa della guerra. Invece di fare affidamento sul tessuto di maiale, Greg Gibbons dell’Università di Warwick, nel Regno Unito, e i suoi colleghi stanno progettando e stampando in modelli 3D di varie parti del corpo umano.
L’IA sarà in grado di suggerire il trattamento e le tempistiche migliori
Questi modelli saranno stampati con diversi tipi di plastica in modo da replicare la densità del tessuto umano. Successivamente i ricercatori infileranno le schegge nei modelli e faranno della scansioni con la TC. Il team ucraino utilizzerà queste immagini come fonte di dati noti e replicabili per addestrare l’IA. I ricercatori britannici utilizzeranno una vasta gamma di tipi di schegge: dal metallo eventualmente proveniente da una bomba o da un missile al legno o al vetro degli edifici che esplodono. «Idealmente, l’IA sarà in grado di prevedere con una precisione del 100% qual è l’esito per quel paziente, di quale trattamento ha bisogno, se è immediatamente critico, se ha bisogno che la scheggia venga rimossa o se può essere lasciata dentro, e quindi se il paziente può essere messo in un reparto per un po’», dice Gibbons.
Il problema è individuare le schegge più piccole di 5 millimetri
Secondo quanto riferito da Smelyakov, i suoi colleghi vedono all’incirca tre pazienti al giorno con ferite da schegge e che il problema principale è trovare i frammenti di diametro inferiore ai 5 millimetri ed estrarre in sicurezza i frammenti vicini alle arterie. Per questo spera che il modello di IA possa essere d’aiuto. Gli scienziati ritengono che con un adeguato addestramento l’intelligenza artificiale potrebbe fare una grande differenza negli ospedali sovraccarichi dell’Ucraina.
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