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Caso Aronne, l’assessore non riferisce in Consiglio, mentre Fratelli d’Italia attacca la sindaca Frontini sui progetti ripescati per Natale: “Ignoti i criteri con cui sono stati scelti, roba dilettantesca”.
Ma partiamo dal presunto caso Aronne, a patto che sia mai esistito. Le polemiche sembrano essere per il momento rientrate, con l’opposizione che dopo aver cavalcato l’onda del possibile conflitto d’interessi, ieri, 29 novembre, in aula ha morso il freno. L’assessore all’urbanistica, finito al centro delle critiche per aver assunto nel suo staff un giovane socio della sua società, di cui oggi non è più amministratore unico, ieri mattina avrebbe dovuto parlare per riferire sulla vicenda ma, invece, ha preferito evitare. Aronne ha comunque fatto sapere di essere amareggiato per il clamore mediatico scatenatosi e, soprattutto, per il fatto che in mezzo ci sia finito pure il suo collaboratore.
Stop a cavi in vista e vasi di plastica e insegne uguali per i commercianti
“Spero si possa tornare a parlare presto di altri temi che riguardano la città”, si è limitato a commentare nei corridoi di Palazzo dei Priori. E se l’opposizione su ciò lascia in pace l’amministrazione Frontini, non fa altrettanto sul Natale, tasto dolente per il sindaco. Fratelli d’Italia, in un comunicato, ha attaccato la giunta sul ripescaggio dei progetti per il Natale 2022 in città: “E’ stato deciso di procedere all’assegnazione delle risorse in avanzo dall’avviso Natale 22 Cultura ad alcuni progetti giudicati in prima battuta come non aventi i requisiti minimi previsti dalla commissione chiamata a giudicarli. Riteniamo davvero singolare perciò che la giunta, utilizzando criteri ignoti, abbia di fatto assegnato risorse che sarebbero dovute essere distribuite attraverso il bando, con una deliberazione di cui vorremmo conoscere maggiori dettagli”.
Conflitto d’interessi, Aronne tace
Nel particolare, da FdI chiedono quali siano gli eventuali profili di legittimità e soprattutto le motivazioni che la supportano. “Quegli stessi soldi, avrebbero, a nostro avviso, potuto essere destinati a promuovere la città in vista del Natale che si preannuncia particolarmente povero di eventi ed attrazioni”, spiegano. “Per farlo sarebbe bastato volerlo, invece di pensare a salvaguardare un assessore che brilla per assenza, per incapacità di programmazione e per una gestione della cosa pubblica che definire dilettantesca è poco”. Un’accusa chiara nei confronti di Alfonso Antoniozzi, titolare dell’assessorato alla cultura. “Nulla, ovviamente, contro gli operatori culturali – conclude la nota – che svolgono da anni e con passione il loro lavoro e che meriterebbero un altro trattamento e ben altre risorse a disposizione e non meritano, soprattutto, di essere esposti in questo modo dopo la fatica e l’impegno che mettono nella loro attività”.
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