
Nascondeva la droga al posto dove suoi coetanei e adolescenti giocavano tutti i giorni ma il nascondiglio fu scoperto dalle forze dell’ordine. E’ diventata definitiva la condanna per un 21enne viterbese accusato di spaccio. Secondo l’accusa nascondeva la droga ai bordi di un campetto da calcetto. La Cassazione ha rigettato il ricorso contro la sentenza della Corte d’Appello di Roma che nel 2021 aveva confermato il verdetto del tribunale di Viterbo che aveva inflitto al giovane 2 anni e mezzo e un multa di 4.000 euro.
Contro quel verdetto i difensori del giovane sono arrivati fino in Cassazione. Il 21enne – secondo quanto emerso dai processi – i era stato pedinato più volte mentre si recava in prossimità di un campo di calcetto, dove, a seguito del controllo effettuato dalle forze dell’ordine, fu rinvenuto il quantitativo di sostanza stupefacente sottoposto a sequestro”.
Fugge dopo condanna per stupro. Buttafuori si costituisce dopo 3 giorni
Nel corso di successivo servizio di osservazione – si legge nella motivazione del verdetto della Cassazione – il ricorrente fu visto dagli operanti recarsi nel medesimo luogo, in compagnia di due giovani non identificati, ai quali mostrava il nascondiglio dello stupefacente, mettendo una mano nel contenitore che conteneva lo stupefacente asportato dai militari e dicendo loro che “la roba” si trovava in quel nascondiglio.
Ma la difesa nel ricorso ha contestato le modalità con le quali si è giunti, a suo tempo, ad identificare il 21enne sottolineando che “non vi fu arresto o fermo del ricorrente e che non furono rilevate impronte papillari dell’imputato sulla sostanza stupefacente preventivamente rimossa dagli operanti dal luogo in cui fu rinvenuta”.
Inoltre il giovane “non venne fermato ed ignoti restarono gli altri soggetti presenti sul posto”.
In carcere dopo la fuga buttafuori condannato per lo stupro di una minore
Ma i giudici hanno rigettato le contestazioni evidenziando che” la difesa non si confronta con la compiuta motivazione resa dai giudici di merito nelle due sentenze conformi. Ai fini della sussistenza del reato è stata ritenuta irrilevante la circostanza che lo stupefacente sia stato rimosso ad opera degli agenti prima del sopraggiungere dell’imputato”.
Insomma le forze dell’ordine dopo aver pedinato e osservato per giorni il 21enne gli tesero una trappola per poi contestargli gli episodi di spaccio.
Le persone che quel giorno fuggirono dal campo di calcetto alla vista delle forze dell’ordine non sono state mai rintracciate ed identificate.
Violenta la ex fidanzata dopo aver bevuto, 52enne alla sbarra