
Interrotte le relazioni tra la triplice confederale e la Asl di Viterbo. A un mese e mezzo dall’addio del direttore generale Daniela Donetti (passata a dirigere il Sant’Andrea di Roma), la lunga pax sindacale all’interno della più grande aziende pubblica viterbese si è bruscamente interrotta. Cgil, Cisl e Uil minacciano ora lo stato di agitazione in caso la Asl non dovesse ristabilire “una corretta attività sindacale”. Casus belli una riunione della delegazione trattante convocata lunedì scorso dalla Asl per una informativa relativa al piano assunzionale. Cgil, Cisl e Uil hanno stigmatizzato la consegna in ritardo del documento oggetto di discussione. Ragione per cui i rispettivi segretari, dopo aver consegnato una nota di contestazione, hanno alzato i tacchi e se ne sono andati. “Pensavamo che di fronte al nostro gesto l’azienda interrompesse la riunione, invece non si sono minimamente scomposti, proseguendo la discussione in presenza di una sola sigla sindacale”, ha riferito ieri mattina la segretaria della Cgil Fp Antonella Ambrosini, durante una conferenza stampa che i confederali hanno tenuto al bar Grandori per dar conto ai dipendenti dell’azienda e all’opinione pubblica dell’accaduto. Insieme alla Ambrosini erano presenti i corrispettivi della Cisl, Stefano Bonori, e della Uil, Maurizio Bizzoni. I rapporti con la Asl sono quindi interrotti finché “non noteremo un cambiamento di atteggiamento nei nostri confronti”, hanno sottolineato i tre sindacalisti.
“Nell’arco di una settimana la seduta della delegazione trattante è stata convocata, rinviata e riconvocata tre volte con le note di seguito indicate – si legge nella nota di contestazione -. A tale proposito si fa presente che i sindacati devono essere convocate formalmente almeno 10 giorni prima dell’incontro, mentre la documentazione inerente l’ordine del giorni deve essere trasmessa almeno 7 giorni prima”.
In merito al piano assunzionale, i sindacati sono stati convocati ai sensi dell’art 6 comma 1 del D.lgs 165/2001: “pertanto la documentazione oggetto dell’informativa deve essere trasmessa almeno 15 gioni prima dell’adozione dell’atto, in forma scritta completa ed esaustiva per consentire alle organizzazioni di prendere conoscenza della questione trattata, per esaminarla e per una valutazione del potenziale impatto delle misure adottate dall’azienda”. Si tratta di scelte che avranno delle ricadute importanti sia sui lavoratori che sull’utenza, ha sottolineato Ambrosini in conferenza stampa. Cgil, Cisl e Uil accusano la Asl di non aver mai rispettato il regolamento delle relazioni sindacali: “Così non si può più andare avanti: o si ristabiliscono le normali relazioni normali o andremo avanti con lo stato d’agitazione”, ha avvertito Ambrosini.